Perseguita l’ex compagna e madre di suo figlio, divieto di avvicinamento per un 32enne

VITERBO – Nell’ambito dell’attività istituzionale, su disposizione della Procura della Repubblica di Viterbo, nella scorsa settimana gli uomini della Polizia di Stato della  Squadra Mobile della Questura di Viterbo hanno eseguito la misura cautelare del Divieto di Avvicinamento ai Luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Viterbo a carico di un cittadino italiano di 32 anni, residente in un comune della provincia.

Il predetto è indagato per il reato di Atti Persecutori (“Stalking”), commesso in danno della propria ex compagna, una donna di 30 anni residente nel medesimo centro abitato con la quale egli aveva avuto un figlio di 8 anni.

I fatti contestati sono avvenuti tra marzo e luglio 2020: in detto periodo l’indagato ha molestato la vittima con continue telefonate e messaggi; inoltre si è appostato nei pressi della sua abitazione, non mancando poi di avvicinare persone della cerchia della ex compagna per avere informazioni su di lei.

Un comportamento che ha cagionato perdurante ed afflittivo stato d’ansia nella parte offesa, vistasi costretta a farsi accompagnare da amici e parenti anche per andare al lavoro o a fare la spesa.

Decisa poi a sporgere denuncia in Questura, la giovane è stata seguita dagli investigatori della Polizia di Stato che, interessata la Procura della Repubblica secondo le previsioni e le tempistiche stabilite dalla normativa sui reati del “codice rosso”, ed esperiti tutti gli accertamenti del caso, hanno presentato un’informativa al P.M. titolare del fascicolo, che ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. il citato provvedimento restrittivo, poi prontamente eseguito.

 

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