“Peter Pan & Wendy”: il nuovo live-action Disney e il peso del confronto con il romanzo e il classico d’animazione

di NOEMI GIACCI-

“Peter Pan & Wendy” è il nuovo live-action targato Disney, uscito il 28 aprile 2023 sulla piattaforma streaming Disney+. Diretto da David Lowery, il film è l’adattamento dell’omonima opera teatrale, poi trasposta in romanzo nel 1911, di J.M. Barrie, e ovviamente è il remake del 14° classico d’animazione Disney del 1953: “Le avventure di Peter Pan”.
Non stupisce essere di fronte all’ennesimo live-action della Disney, sui quali sta puntando molto negli ultimi anni. Tantomeno stupisce la scelta di scegliere un ecosistema narrativo come quello di Peter Pan, sfruttato già notevolmente dalla casa d’animazione, basti pensare al sequel “Ritorno all’isola che non c’è” del 2002 e la serie di film con protagonista Trilli a partire dal 2008.
In questi casi il pericolo di disattendere le aspettative del pubblico, che ha uno specifico immaginario in mente, è alto. Si sa bene, infatti, che un remake porta sempre con sé delle scommesse da vincere: ci si deve rapportare alla storia originale, in questo caso il romanzo e il film PETER PANd’animazione, stando attenti a non stravolgerla del tutto, e nello stesso tempo inserire delle innovazioni che garantiscano il senso della narrazione.
“Peter Pan & Wendy” compie delle scelte che si discostano dal libro e dal classico d’animazione.
Partiamo innanzitutto dal protagonista: in questo adattamento sembra quasi marginale e lascia spazio ad una Wendy più ribelle e coraggiosa, qui interpretata da Ever Anderson. Il film si sarebbe potuto benissimo chiamare: “Wendy e Peter Pan”.
Peter, interpretato da Alexander Molony, perde il carisma che lo contraddistingueva e sembra lasciare il suo posto a Wendy: è lei infatti che compie il classico viaggio dell’eroe destinato al protagonista, acquistando così nuove consapevolezze.
Un’altra grande novità è la backstory che il regista crea per Capitan Uncino, interpretato da Jude Law. Uncino non è altro che l’ex migliore amico di Peter Pan e proprio da questo passato nascono i loro scontri. Si azzera quindi il caratteristico villain, il cattivo per eccellenza, che viene umanizzato. Questa è una scelta molto interessante ma che è stata trattata in un modo poco approfondito e sbrigativo, senza avvalersi di flashback che avrebbero potuto intensificare la narrazione di questo passato.
Gli altri personaggi risultano quasi inesistenti: i Bimbi Sperduti perdono ogni caratterizzazione. Non si ha più la classica rivalità tra Trilli, Wendy e Giglio Tigrato, che invece formano un trio di power girls che sorreggono le sorti della vicenda.
L’aspetto che invece ho molto apprezzato è quello dell’inclusività: non sono solo bambini aschi bianchi ad essere membri dei Bimbi Sperduti, ma ragazze e ragazzi di diverse etnie.
PETER PAN 2D’altronde la decisione di attualizzare il romanzo, figlio di un’epoca lontana dai nostri ideali e abbondante di stereotipi non più accettabili, era d’obbligo.
La mitica Isola che non c’è viene privata dei suoi caratteri magici e fantastici così iconici, per scegliere invece location stupende ma più reali, con un richiamo visivo alle coste inglesi e scozzesi.
Peter Pan & Wendy è un film godibile e che ci fa fare un tuffo in un universo tanto amato.
Forse però proprio per questo legame affettivo così solido è un film che non riesce a reggere il confronto con il classico Disney e con il celebre romanzo da cui è tratto, il quale dopo anni rimane ancora l’immaginario di riferimento quando si pensa al bambino che non voleva crescere. “Una storia senza tempo, di ieri come di domani”.

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