Piano cultura 2021 della Regione Lazio: previsti 300 mila euro per Palazzo Papale

di REDAZIONE-

VITERBO-  Buone notizie si attendono per gli interventi in materia di servizi culturali per la Tuscia con il Piano cultura 2021 della Regione Lazio. Sono previsti, nello specifico, 300 mila euro per il Palazzo Papale di Viterbo, 130 mila euro per Palazzo e Parco di Villa Altieri a Oriolo Romano e 200 mila euro per l’ingresso nella Fondazione del Parco naturalistico archeologico di Vulci, più 50 mila euro per ciascuna annualità del triennio 2020-2022. Si tratta del ”Piano annuale degli interventi in materia di servizi culturali regionali e di valorizzazione culturale – annualità 2021”. Parliamo dello schema di deliberazione di giunta n° 164 concernente la legge regionale 15 del 2019. L’esame è iniziato nei giorni scorsi presso la Commissione cultura spettacolo, sport e turismo della Regione Lazio, ma la votazione finale è prevista per martedì 13 aprile. I consiglieri potranno presentare osservazioni entro le ore 12 del 12 aprile. Il capo di gabinetto del presidente della Regione, Albino Ruberti ha evidenziato come a febbraio si sia concluda la prima procedura e come al momento vi siano 411 domande, di cui 143 musei, 9 ecomusei, una casa-museo, 150 biblioteche, 47 archivi, 47 istituti, 8 sistemi bibliotecari e 6 sistemi museali. Una volta chiusa la fase della procedura si potrà avviare quella dei bandi. Il piano annuale è diviso in quattro macro aree: la prima riguarda la riqualificazione strutturale e valorizzazione dei beni e servizi culturali, nonché degli altri luoghi della cultura, con tre diverse tipologie di attività: servizi culturali e altri luoghi della cultura per un finanziamento di circa 4,18 milioni di euro per lo sviluppo degli istituti culturali accreditati nell’albo regionale 2021 (400 mila euro) e per il sostegno a musei, archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici e complessi monumentali (circa 3,78 milioni di euro nel triennio 2021-2023). L’innovazione e le dotazioni informatiche per lo sviluppo di musei, biblioteche e archivi, saranno finanziate con le risorse provenienti dalla nuova programmazione 2021/27 del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). La seconda tipologia riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli comuni. Oltre allo stanziamento di circa 3,114 milioni di euro per integrare il secondo avviso pubblico (2020) destinato ai piccoli comuni, il piano prevede circa 2,14 milioni di euro nel biennio 2022-23 per la predisposizione di un nuovo avviso. La terza tipologia riguarda gli accordi di valorizzazione, con Palazzo e Parco di Villa Altieri a Oriolo Romano (euro 130.000), il Parco naturalistico archeologico di Vulci (euro 200 mila per l’ingresso nella Fondazione, più euro 50 mila per ciascuna annualità del triennio 2020-2022, il Palazzo Papale di Viterbo (euro 300 mila).

La seconda macro aerea riguarda il sostegno al funzionamento e alle attività dei servizi culturali e dei loro sistemi ed anche questa si divide in cinque diverse tipologie di attività previste: la prima riguarda la delega alle province per la gestione dei servizi culturali e scientifici già da esse istituiti con  710 mila euro per ciascun esercizio finanziario 2021-2023. La seconda tipologia è il sostegno al funzionamento e alle attività dei servizi culturali, con iniziative in favore degli Istituti culturali iscritti all’albo regionale (euro 350 mila); interventi a favore dei servizi culturali inseriti nelle organizzazioni regionali delle biblioteche, dei musei e degli archivi (euro 2,12 milioni per l’esercizio finanziario 2021); sostegno al Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani (euro 300 mila); interventi a favore dei sistemi museali, archivistici, bibliotecari e integrati, col nuovo avviso pubblico “La Cultura fa Sistema 2021” finanziato con 1 milione di euro nel 2021; sostegno ad altri Servizi culturali (25 mila euro per il Museo storico della Liberazione di via Tasso, 15 mila euro per l’Archivio storico della Città di Fiume). La terza tipologia riguarda gli interventi relativi agli operatori dei servizi culturali con le iniziative per la formazione e l’aggiornamento specialistico degli operatori di biblioteche, musei e archivi (100 mila euro affidati a LazioCrea per formare il personale); verifica del livello di gradimento da parte degli utenti dei servizi erogati (30 mila euro). La quarta tipologia prevede gli accordi di collaborazione per il potenziamento della funzionalità e fruibilità delle singole collezioni e patrimoni conservati presso le strutture museali e bibliotecarie con la stipula nel 2020 di accordi con 6 comuni per ciascuna delle province di Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina e con 21 Comuni della provincia di Roma. A seguito dell’emergenza epidemiologica, gli accordi verranno prorogati per l’anno in corso sino al termine del 30 giugno 2021. Infine, la quinta tipologia riguarda l’accreditamento dei servizi culturali 2022, procedura che si è aperta il 15 novembre e si è  chiusa il 1° febbraio di quest’anno. Sono ora in corso le istruttorie che porteranno ai primi elenchi di istituti culturali e biblioteche, archivi e musei riconosciuti in base alla legge n. 24/2019 e al suo regolamento attuativo e integrativo. Il nuovo accreditamento 2022 si aprirà il 15 novembre.

La terza macro area  riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale e si divide in due tipologie: la prima si riferisce all’ archivio della memoria storica del Lazio. Nell’annualità 2021 si procederà alla pubblicazione di un nuovo Avviso pubblico da 200 mila euro rivolto alle associazioni no profit che operano sul territorio laziale per la promozione di un Archivio della memoria storica del Lazio. La seconda tipologia è l’archivio Flamigni. Nel 2020 la Regione ha portato a compimento l’importante processo di acquisizione, trasferimento e nuovo allestimento in un immobile Ater, di una gran parte del patrimonio documentale dell’Archivio Flamigni, uno dei più importanti centri di documentazione nazionali, specializzato nello studio della storia dell’Italia repubblicana.

La quarta macro area è rivolta alle piattaforme informatiche per il patrimonio e i servizi culturali e si divide in cinque diverse tipologie: la piattaforma di accreditamento dei servizi culturali con la creazione di un sistema informatico per la gestione di tutti i bandi e gli avvisi pubblici della Direzione Cultura; la seconda tipologia la piattaforma del Polo bibliotecario SBN-RL1; la terza riguarda il sistema Unico di catalogazione. Con lo stanziamento di 40 mila euro per il 2021, verrà effettuato un ulteriore sviluppo e implementazione del sistema. La quarta tipologia riguarda il portale Archivi nel Lazio con la costruzione di un portale dedicato, che si accompagni a quelli già esistenti per il patrimonio bibliografico e per il patrimonio museale e culturale (anche immateriale) diffuso sul territorio regionale. Il finanziamento ammonta a 120 mila euro per il 2021. Infine, la quinta tipologia è riferita al LazioCult per gli Istituti culturali con l’aggiornamento e l’implementazione della App degli Istituti culturali a cura di LazioCrea.

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