“Pier Paolo Pasolini un’anima divisa in due” alla sala Regia del Comune

VITERBO – Il prossimo sabato 25 maggio alle ore 17.00 presso la Sala Regia del Comune di Viterbo l’organizzazione di volontariato: Viterbo con Amore propone la presentazione del libro: Pier Paolo Pasolini un’anima divisa in due.L’arte di essere diverso di Rosella Lisoni, con letture di Anna Maria Fausto e performance di Pietro Benedetti. L’evento è inserito all’interno del 17° Festival del Volontariato.
Quasi un lungo e poetico dialogo tra l’autrice e il grande intellettuale del 900, una passeggiata lungo il sentiero della sua arte, con accenni alla storia familiare, all’infanzia, agli anni giovanili, all’universo femminile, ai numerosi viaggi specchio di un viaggio interiore che Pier Paolo Pasolini compie nel profondo del suo amico.
Il libro descrive con forte pathos e infinita ammirazione l’ambito poetico, cinematografico, letterario del più controverso autore del secolo scorso, senza tralasciare accenni al sentimento del sacro che nutre quasi tutto il suo percorso artistico.
L’ultimo capitolo del libro è dedicato al rapporto profondo che unì Pasolini alla Tuscia, luogo del cuore, luogo del sacro dove visse per cinque anni dal 1970 al 1975, divenendo proprietario del Castello di Collecasale conosciuto come Torre di Chia.
Luogo in cui scrisse parte del romanzo postumo Petrolio, Le lettere Luterane e Trasumanar e organizzar.
Il libro avvicina il lettore al complesso universo pasoliniano in cui convivono elementi onirici, impegno civile e politico, erudizione profonda, infinita fede nel logos e nel potere salvifico della letteratura in grado di guarire e salvare il mondo.

Ospite d’onore Gianfranco Angelucci: scrittore, sceneggiatore e amico fraterno di Federico Fellini che, in dialogo con Rosella Lisoni, tratteggerà il profilo del grande maestro riminese che tanto ha amato la città di Viterbo, location di molti dei suoi film più belli.
Focus della serata l’importanza del sogno, della magia nel complesso universo felliniano, il suo eterno danzare sul mondo, lasciandosi trasportare dall’immaginazione, dalla musica, senza tralasciare mai il lato oscuro e dolente della vita. Cibarsi “del latte del rinoceronte” per restare fedeli a se stessi.
Visionario, sognatore, inguaribile narcisista attratto dal mistero, dal paranormale Federico Fellini restituisce l’immagine dell’uomo moderno, con le sue cadute, le sue debolezze, i suoi sogni, le sue passioni.
Figura complessa e affascinante ha rappresentato l’Italia dagli anni degli anni Cinquanta agli anni Novanta, riuscendo ad influenzare l’immaginario e il vocabolario italiano, a stupire, a commuovere e a far sognare.
Quattro premi oscar e un oscar alla carriera ha regalato emozioni e sorrisi all’Italia e al mondo, creando personaggi rimasti nella memoria collettiva: clown, prelati, “gradische” figure di un eterno carosello che è stato il suo cinema e la sua vita.
Ad allietare la serata letture di Anna Maria Fausto e performance di Pietro Benedetti.

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