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Piero Camilli in conferenza stampa: “C’è la volontà politica di non darmi lo stadio Rocchi” (VIDEO)

di REDAZIONE-

VITERBO- Dopo un lungo periodo di assenza, Piero Camilli è tornato a far parlare di sé nella città dei Papi. L’ex presidente di Grosseto e Pisa, attuale patron di Ilco, ha tenuto questa mattina una conferenza stampa, concentrando l’attenzione sulla mancata assegnazione dell’Enrico Rocchi alla Faul Cimini Viterbo, di cui Camilli è sponsor.

Alla conferenza, svoltasi al Bistrot del teatro San Leonardo, erano presenti anche i sindaci di Bagnoregio, Luca Profili e di Civita Castellana, Luca Giampieri, l’ex consigliere comunale Sergio Insogna ed alcuni tifosi. Camilli non ha risparmiato critiche nei confronti dell’amministrazione Frontini e degli uffici comunali. Ha accusato l’amministrazione di non gestire correttamente la procedura, dicendo: “Al massimo  avrebbero potuto annullare il bando e riaprirlo, se davvero le motivazioni sono quelle che hanno elencato. Invece, a loro fa comodo andare avanti cosi perché c’è il Pnrr, una bella polpetta”. Ma evidenzia subito come la manifestazione d’interesse non si poteva fare “perché il bene era di proprietà della regione. La questione della proprietà è stata poi risolta grazie ai consiglieri regionali Daniele Sabatini ed Enrico Panunzi”. Ed ancora: “Hanno chiesto dei soldi su un bene che è della regione e non lo potevano fare: hanno chiesto 13 mila euro. Ho detto però che andava bene. Poi hanno tirato fuori la questione dell’Agenzia delle entrate. Se me lo avessero detto quei soldi all’Agenzia li avrei pagati io oppure avrei fatto una fideiussione”.  “Non hanno capacità amministrativa”- ha tuonato confidando di aver dato anche una mano alla Frontini alle elezioni. “Ho sbagliato – ha proseguito- Pensavo desse una pulita al vecchiume e invece dalla padella siamo passati alla brace.  E conosco tanta gente che l’ha votata e che oggi si taglierebbe un braccio”. Ed ancora: “’C’è l’intenzione politica di non darci il Rocchi. Hanno commesso un errore madornale. Vogliono fare il campo di tutte le società? Ma se costa milioni di manutenzione, chi lo gestisce? Una squadra senza stadio fa sì che entrambe le cose non valgano niente”. Ricorda come sia stata l’amministrazione comunale a chiamarlo per dargli una mano e riferisce di una cena con la sindaca, il marito e l’assessore Aronne. In quella circostanza, riferisce Camilli di aver detto loro che si sarebbe ripartiti dall’Eccellenza e che poi nel giro di tre-quattro anni si sarebbe di nuovo arrivati in serie C. “Poi è iniziata tutta la tiritera  – aggiunge Camilli – con la manifestazione d’interesse, ma non sono tonto, ho capito che c’era qualcosa che non andava”. Camilli fa un passaggio anche sul campo Vincenzo Rossi del Pilastro, ricordando  come lo ha fatto fae lui, con la disponibilità della giunta Michelini. “Poi sbagliarono le misure e non era possibile utilizzarlo appieno”. Anche sullo stato in cui versa il campo Rossi la giunta Frontini, a detta di Camilli, si dovrebbe vergognare.

Per Camilli “senza una squadra di calcio che si chiama Viterbese il calcio a Viterbo non vale niente”. “Reputo di essere nel giusto – ha concluso- loro invece hanno fatto mille errori. La gente vuole il calcio vero”. 

 

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