Pillole di scacchi

di FRANCESCO CIUCHI-

Siamo ormai giunti nel periodo più vivace e florido del nostro gioco: il novecento. Secolo di grandi innovazioni, sperimentazioni,sfide, rivalità e gemme della scacchiera; conosceremo personalità eccentriche, comiche e, perché no, un po’ psicopatiche anche. Il campione che conosceremo oggi è Savelij Tartakower, noti al pubblico addetto ai lavori soprattutto come aforista.
Nacque a Rostov sul Don nel 1887 da genitori misti, padre polacco e madre austriaca.
Nel 1904 si trasferì a Vienna dove intraprese la carriera di avvocato dopo aver studiato giurisprudenza e nel frattempo si mise in luce nel club scacchistico della città. Nel 1914 infatti vinse un premio di bellezza per la sua vittoria contro Rudolph Spielmann. Durante la prima guerra mondiale servì l’impero austriaco come tenente per poi trasferirsi in Francia a conflitto terminato; nel secondo conflitto di schierò con la resistenza francese col generale De Gaulle e alla fine della guerra chiese, ottenendola, la cittadinanza francese con cui rappresentò la Francia alle olimpiadi di scacchi nel 1950 tenutesi a Ragusa (Dalmazia).
Insieme a Nimzowitsch,che avremo modo di conoscere in seguito, fu uno dei capostipiti della scuola ipermoderna che, per i digiuni dell’argomento, preferiva controllare il centro scacchiera da lontano con i pezzi per poi attaccarlo,tentadone l’occupazione, coi pedoni; oggi è quasi la prassi abituale!!
Morì a Parigi nel 1956.
” Non c’è niente di più facile che perdere una partita già vinta” (Savelij Tartakower)

Bernstein -Tartakower (Parigi 1937)

1.e4-e5 2. Cf3-d6 3.d4-Cf6 4.dxe5-Cxe4 5.Ac4-Ae6 6.Axe6-fxe6 7.De2-d5 8.Db5+ – Cc6 9.Cd4-Dd7 10.Dxb7- Ab4+ 11.c3-Cxd4 12.Dxa8+ – Rf7 13. Dxh8- Db5 il bianco abbandona

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