di FRANCESCO CIUCHI –
Ci spostiamo in Ucraina per conoscere un altro grande della scacchiera che diede filo da torcere ai campioni di quel periodo, Efim Bogoljubov.
Nacque a Kiev nel 1889 e inizió a mettersi in luce nel biennio 1913-14 giungendo ottavo al campionato russo vinto ex aequo da Aleckine e Nimzowitsch; sempre nel 1914 giunse secondo nel torneo di Baden-Baden e vinse cinque dei sette tornei organizzati a Triberg.
Nel 1919 vinse a Berlino e Stoccolma, nel 1921 a Kiel e Karlovy Vary; nel biennio 1924-25 vinse il campionato sovietico, il torneo di Breslavia e il primo torneo internazionale organizzato nell’Unione Sovietica, davanti a Capablanca e Lasker. Nel 1926 vince a Berlino e strapazza due volte Max Euwe in due match; partecipò a due match per il titolo mondiale contro Aleckine, subendo però una battuta d’arresto perché gli scacchi sono monoteisti e di Dio ce ne è uno solo.
Naturalizzatosi tedesco, partecipò alle olimpiadi del 1931 vincendo l’argento individuale; nel 1930 giunge quarto al torneo di Sanremo e a Stoccolma è secondo. Nonostante lo scoppio della seconda guerra mondiale, continuò a giocare con buoni risultati e a conflitto terminato vinse nel 1947 a Luneburg e Kassel.
Nel 1951 la Fide, Federazione Internazionale degli scacchi, gli assegna il titolo di Grande Maestro.
Morì in Germania nel 1952.
Bogoljubov -Mueller (Triberg im Schwarzwald 1934)
1. e4-e5; 2. Cf3-Cc6; 3. Ab5-a6; 4.Axc6-dxc6; 5.Cc3-Ac5 6.d3-De7 7.Ae3-Cf6 8.Axc5-Dxc5 9.Dd2-Ag4 10.d4-Db4 11.Cxe5- 000 12.00- Txd4 13.De3-Ae6 14.Cd5-Dc5 15.Dxd4, il nero abbandona
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