Pillole di scacchi

Lasciamo le bianche scogliere di Dover per imbarcarci verso il nuovo mondo, verso New Orleans. Qui nacque il 10 giugno 1837 Paul Morphy, “il ragazzino”. Come Klaus Junge negli anni quaranta del novecento, anche lui fu una meteora nel mondo degli scacchi ed entrambi vennero strappati alla vita molto presto. Paul Morphy è universalmente riconosciuto come il primo campione del mondo non ufficiale grazie ai suoi brillanti risultati in match e partite. Già a soli venti anni nel 1857 ottenne il suo primo successo nel torneo del primo congresso americano degli scacchi tenutosi a New York, superando giocatori del calibro di Louis Paulsen, sì quel Paulsen, quello da cui una variante della difesa Siciliana trae nome. Fra i suoi scalpi più celebri figurano nomi altisonanti come Daniel Harrwitz, Johann Jacob Löwenthal e Samuel Boden. I riflettori però erano puntati sul suo match contro il tedesco Adolf Anderssen che a sua volta aveva già sconfitto l’Inglese Howard Staunton. Nonostante anche Anderssen fosse un fortissimo giocatore, dovette piegarsi comunque al terribile ragazzino di New Orleans, che lo sconfisse con sette vittorie, due pareggi e due sconfitte. Prima di reimbarcarsi per l’America diede una strapazzata anche ad Augustus Mongredien. Ma non è tutto oro quello che luccica! Tornato in patria la sua fama lo precedeva, ma questo fu anche la sua condanna. Oggi non avremmo problemi a definire un giocatore di scacchi a tempo pieno come professionista, ma nel XIX secolo il nobil giuoco era ancora visto come un gioco d’azzardo. Fin dai tempi di Ruy Lopez c’era questa aura negativa sulle 64 caselle e il vescovo spagnolo tentò di riabilitare il gioco trattandolo come una materia di studio.
Tornando al nostro Paul, quando appunto ebbe fatto ritorno in patria, si dedicò alla professione di avvocato, ma per tutti era il campione di scacchi e non aveva credibilità agli occhi delle persone come uomo di legge; addirittura venne rifiutato da una donna perché non sarebbe stato accettabile sposarsi con un professionista del gioco, anche se lui non si definiva tale. Tutto questo unito anche alla sue manie di persecuzione ( era convinto che si tramasse per ucciderlo) lo portarono ad una grave depressione. Morì giovanissimo nel 1884 a soli 47 anni.

Ai più appassionati e interessati consiglio il bel romanzo del compianto Paolo Maurensig, L’Arcangelo degli scacchi- vita segreta di Paul Morphy.

Schulten-Morphy 1857

1.e4-e5; 2.f4-d5; 3.exd5-e4; 4.Cc3-Cf6; 5.d3-Ab4; 6.Ad2-e3; 7.Axe3- 0-0; 8.Ad2-Te8+; 9.Ae2-Axc3; 10.bxc3-Ag4; 11.c4-c6; 12.dxc6-Cxc6; 13. Rf1-Txe2; 14; Cxe2-Cd4; 15.Db1-Axe2+; 16.Rf2-Cg4+; 17.Rg1-Cf3+; 18.gxf3- Dd4+; 19.Rg2-Df2+; 20.Rh3; Dxf3+; 21.Rh4-Ce3; 22.Tg1-Cf5+; 23.Rg5- Dh5, matto!! 0-1

Francesco Ciuchi

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