Piscina comunale: scrive un gruppo di genitori di nuotatori agonisti Viterbo

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Buonasera, scrivo a nome di un gruppo di genitori di atleti nuotatori agonisti e gradiremmo dire la nostra, in merito alla situazione attuale che gravita intorno alla piscina comunale; pertanto invio in allegato un breve testo che ci piacerebbe fosse pubblicato. Abbiamo letto decine di articoli ed atteso numerosi rinvii tra consigli comunali e commissioni, inerenti la gestione della piscina comunale. Quali diretti interessati in quanto fruitori della stessa e nello specifico quali “rappresentanti” del settore agonistico, gradiremmo esporre anche le nostre opinioni in merito. Già…, agonisti, perché a Viterbo, ve ne sono, nel nuoto come anche in altri settori ed in grado di conseguire ottimi risultati nelle competizioni.

Da anni i nostri ragazzi frequentano l’impianto, fin dal primo affidamento alla Larus ed abbiamo vissuto direttamente tutte le vicissitudini legate ad esso, alla sua chiusura a due riprese, lo scorso anno, la tanto attesa riapertura e l’attuale situazione.

Ci è consentito quindi, frequentando, ormai da veterani, l’ambiente del nuoto agonistico, affermare la piena cognizione di come esso sia articolato e come venga gestito.

Nel tempo, abbiamo assistito, con dispiacere, al “fallimento”, non solo nella nostra città ma anche in altre, di società sportive, della cui buona fede non vogliamo dubitare, che non sono state in grado di supportare costi, oneri ed organizzazione, di grandi impianti natatori come quello presente nella nostra città.

Convenzionare la struttura con la Federazione Italiana Nuoto, implicherebbe già in sè, una garanzia di ottima conduzione, priva di intenzioni lucrose e soprattutto con attività svolte a tutela dei fruitori dell’impianto stesso.

Leggiamo commenti ironici circa la potenzialità dell’eventuale indotto che si verrebbe a creare nel caso la piscina divenisse sede di competizioni natatorie. Bene, durante la stagione agonistica si svolgono campionati regionali, nazionali, meeting ed altre manifestazioni, che spostano una mole non indifferente di nuotatori e di famiglie al seguito. Chi di voi non ha notato in passato, in occasione del cosiddetto Meeting di Carnevale che veniva svolto annualmente, un aumento di “persone” nella nostra città? Detto In numeri, ci si aggirava sui 1000 e più atleti, i quali nei tre giorni della manifestazione soggiornavano, si nutrivano e passeggiavano a Viterbo, utilizzando appunto le strutture locali. Dunque, provate ad immaginare una cosa, minimamente più contenuta, ma con cadenza mensile se non più frequente, che indotto riuscirebbe a muovere.

Attualmente le gare che vengono svolte soprattutto a livello regionale vedono utilizzare le piscine di Roma, Civitavecchia, Ostia, Frosinone, mentre la nostra realtà non è stata mai destinata a tali scopi. Convenzionandoci con la Fin, comporterebbe l’entrata piena in questo circuito con le positive conseguenze facilmente deducibili.

Si parla di affidare l’impianto sportivo tramite gara, okay, corretto forse, ma data la mole, le procedure, lo svolgimento, l’aggiudicazione, richiedono, per ogni fase, tempi non brevi, (per difficoltà di preparazione e/o per i tempi imposti dalla normativa) … ma nel frattempo?

Si chiuderebbe la struttura, così rimanendo non manutenuta, col rischio di subire danni dovuti all’assenza di cure?

Oppure si prorogherebbe l’attuale gestione nelle more dell’affidamento?

Inoltre se una eventuale aggiudicazione provvisoria, dovesse venire impugnata da qualche altro partecipante, quanto durerebbe e/o si allungherebbe la “storia”?

La Federazione da quanto è emerso sinora, è pronta, disponibile, affidabile, seria e competente in materia ed è per questo che è da noi ritenuta la soluzione ottimale. Non si tratta di un affidamento “ad personam” come ipotizzato da taluni, proprio in quanto si parla di Federazione Nazionale che ha come scopo, l’organizzazione, la promozione, la disciplina e la diffusione delle discipline acquatiche sia a livello nazionale che sul piano internazionale ed è “l’organo di governo, organizzazione e controllo del nuoto” in Italia, ma soprattutto non ha fini di lucro. Chi dunque, potrebbe essere più indicato? Senza nulla togliere alle varie associazioni sportive dilettantistiche e non, o alle società sportive che potrebbero essere interessate all’impianto di Viterbo, abbiamo difficoltà a credere che nel panorama attuale, ve ne siano in grado di sostenere costi e gestioni, in un periodo questo, che le vede già alle prese con enormi difficoltà strettamente connesse alla recente emergenza Covid.

Attualmente, la piscina è aperta, l’impianto funziona, è ben tenuto, i corsi sono validi, gli agonisti si allenano, il personale è soddisfatto, sintomi tutti di una corretta capacità gestionale. Non dimentichiamo il caos dello scorso anno, quando la Larus “latitante ed insolvente” si è dileguata lasciando il tutto in un caos inimmaginabile.

Ricordiamo inoltre che l’impianto è sede di attività sportiva, che assiste alla formazione anche “educativa” dei nostri ragazzi più o meno grandi, avviandoli ad uno sport sano e serio, creando luogo di aggregazione sociale, lontano da rischi e pericoli, purtroppo spesso assai presenti nell’attuale realtà sociale.

In ultimo, quello che ci preme sottolineare è, che tale situazione, dovrebbe esulare da eventuali contrasti politici, mentre ci piacerebbe assistere a dibattiti istituzionali in grado di analizzare nello specifico la situazione nella sua interezza, valutando serenamente e con cognizione di causa, tempistiche, risultati e conseguenze di ciò che verrà deciso.

L’ipotesi convenzione è altresì attuabile, in quanto prevista dalla normativa quale accordo fra “enti pubblici” che condividono interessi comuni. Logico dunque che la volontà/disponibilità della Federazione di trasformare la piscina in un Centro Federale sia a nostro parere “da cogliere al volo”; naturalmente l’assenza di questo presupposto avrebbe lasciato una unica strada perseguibile cioè quella dell’indizione della gara, ma fortunatamente l’alternativa c’è ed è auspicabile che venga intrapresa.

Il nostro messaggio è quindi di sostegno a quanto finora prospettato dal Sindaco Arena in merito alla situazione “piscina comunale”, sì da augurarci che riesca a portare a definizione quanto ipotizzato, ottenendo finalmente una tranquilla, seria e durevole conduzione di questo bell’impianto, che altro non chiede che di essere ben gestito”.

Un gruppo di genitori di nuotatori agonisti Viterbo

 

 

 

 

 

 

 

 

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