Pista ciclabile al lago di Bolsena

BOLSENA (Viterbo) – Riceviamo dall’architetto Antonio Lisoni e pubblichiamo: “Il futuro dipende da ciò che fai oggi. (Mahatma Gandhi).Da cittadino del Lago di Bolsena, e soprattutto da ex amministratore, ho il dovere di coinvolgere le forze politiche, amministrative, ma soprattutto l’opinione pubblica, su questa proposta che da anni aspiro portare avanti.
L’idea della pista ciclabile del Lago di Bolsena, sviluppatasi da oltre sette anni, con gli amministratori locali e non, consiste nella realizzazione di un sistema di spazi aperti multifunzionali, connessi al bacino del Lago e alla sua ecologia.
Tutto questo nel rispetto e tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Economia verde, basata su uno sviluppo del vigore umano e della correttezza sociale, in grado di garantire nel tempo stesso una rilevante riduzione dei pericoli ambientali, così come approvato da COP 26 in questi giorni. (Green economy)
Un’infrastruttura nel territorio su scala non solo provinciale, bensì interregionale, sostenuta dalla funzionalità ecologica, che è sostenuta anche dalla Comunità europea e dal mondo intero, con priorità d’intervento e di valutazioni di costi, ma soprattutto da collegare con i corridoi Eurovelo, cioè con la Via Francigena (EV5) e con la Sun Route (EV7).
Appurato che sono diversi anni che esiste in Italia un considerato interesse, a livello locale, regionale e nazionale, per lo sviluppo della mobilità ciclabile, per salvaguardare maggiormente l’ambiente e per favorire nuove forme di turismo verde, è questo il momento opportuno per richiedere tale infrastruttura.
Già constatato da tutti, politici, amministratori e turisti, che il Lago di Bolsena e la pista ciclabile circumlacuale, evidenzia un valore paesaggistico importante nel territorio regionale del Lazio e non solo, con il suo ambiente, la sua storia, le sue architetture particolari nei singoli centri storici dei paesi interessati, necessita una forte presa di posizione da parte di tutti gli enti locali, comuni e provincia, oltreché Regione onde realizzare quanto sopra.
L’itinerario che si va a proporre, già accolto dai comuni rivieraschi come studio di fattibilità tecnica economica e trasmessa ad ASTRAL, relativo alla pista ciclabile o ciclovia del Lago di Bolsena, nel territorio dell’alta Tuscia, realizza una connessione ciclabile dei vari territori immerso nell’ambiente.
Oltre a mettere in comunicazione fra loro i paesi che sono intorno al lago, esattamente Bolsena, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, Marta, Montefiascone e San Lorenzo Nuovo, con possibilità tramite Proceno, Porta del Lazio, di collegarsi con la Francigena Toscana, rappresenta anche una rilevante funzione operativa, turistica e ambientale che si svilupperà lungo le sponde del più grande lago della Regione Lazio e vulcanico d’Europa.

La proposta prevede la connessione di tratti esistenti della ciclabilità urbana, vedi Bolsena, e Gradoli che ha già ottenuto il finanziamento per il tratto comunale sul lago in attesa della gara d’appalto, di percorsi rurali e alcune limitate nuove connessioni e nodi.

Proposte di questo tipo, non sono un sogno irrealizzabile; sono possibili anche da noi, nell’Alto Viterbese, terra di Etruschi, anche se a oggi non abbiamo sviluppato alcunché per sostenere lo sviluppo turistico del Lago di Bolsena, nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente.

Sarà necessario un grande sforzo da parte di tutti, ma ci arriveremo, per questo invito, il Presidente della Regione Lazio e soprattutto i Sindaci dei vari paesi del bacino, ad interessarsi per questa iniziativa non più prorogabile, facendo sentire la propria voce e magari indire una conferenza per discuterne”.

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