Ponte di Ferragosto: i dati di Confesercenti

VITERBO – Agosto resta il mese delle ferie: la stagione turistica entra nel vivo, e le previsioni sono positive: per agosto sono previste 85,8 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali – quasi il 20% del totale dell’anno – con una crescita del +1,2% rispetto allo stesso mese del 2023. Un aumento guidato soprattutto dagli stranieri (+2,3%), mentre la domanda italiana segna un po’ il passo, con una crescita attesa delle presenze del +0,3%.

Dopo un non facile inizio di stagione, l’estate è ormai entrata nel vivo e già filtrano le prime impressioni sull’afflusso di turisti che, come ogni anno, invadono le località di vacanza del nostro Paese. Certamente il mese di giugno non è stato brillante a causa di un prolungato periodo con condizioni meteo avverse, soprattutto nelle regioni del nord e in alcune aree del centro, a cui si è aggiunto l’allarme per l’emergenza idrica nelle regioni meridionali e insulari che purtroppo si protrae ancora oggi.

Invece, una graduale ripartenza del mercato è stata registrata già dal mese di luglio, che è proseguita per l’intero mese grazie all’impennata di presenze straniere nelle strutture ricettive italiane, a differenza della domanda italiana che ha evidenziato qualche segnale di rallentamento. Una doppia velocità che ha danneggiato soprattutto le località minori, al di fuori delle rotte dei turisti stranieri, dove si sono registrati flussi al di sotto delle attese. Ora gli operatori sperano che la ripresa acceleri nelle settimane centrali di agosto.

“Per questo agosto le previsioni sono positive, si stima che per il ponte tra il 15 ed il 18 agosto sono attese 14,8 milioni di presenze nelle strutture ricettive, di cui il 56% di turisti italiani. Poche le camere ancora disponibili, soprattutto nelle mete tradizionali delle vacanze estive: risulta infatti già prenotato il 91% dell’offerta disponibile, circa un punto in più rispetto al 2023, anche se – per la coincidenza del calendario – il ponte dello scorso anno è stato un giorno più lungo..

A stimarlo è il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un monitoraggio realizzato sulle principali piattaforme di prenotazione online.

Nonostante la prevalenza complessiva dei turisti italiani, si registra una leggera flessione della domanda interna rispetto lo scorso anno, e il turismo di metà agosto è guidato dalle destinazioni con una forte vocazione internazionale, che hanno recuperato l’occupazione delle camere grazie al mercato estero. Per le località marine il tasso medio di occupazione delle strutture è del 95%, in aumento di circa 2 punti; anche per le località dei laghi sale al 95% con un punto in più rispetto al 2023. Le strutture delle aree rurali/collina registrano una sostanziale stabilità, così come quelle delle aree del termale, mentre aumenta di 3 punti il volume delle prenotazioni registrato dalle strutture delle località di montagna. Per le città d’arte l’occupazione media si ferma all’83%, contro l’82% dello scorso anno, nonostante le alte temperature.

Un andamento differenziato emerge dai tassi di occupazione rilevati per le macro-aree del Paese. A fronte di una saturazione più elevata per le regioni del Sud e Isole, emergono valori sostanzialmente allineati alla media nazionale per tutte le altre aree.

Per quanto riguarda la nostra Provincia dice Vincenzo Peparello Presidente Confesercenti. nel mese di agosto, anche se si avverte una  leggera ripresa, i dati sia sulle presenze straniere che italiane sono al ribasso rispetto alle previsioni nazionali infatti nell’indagine rilevata nei mesi scorsi si registrava già un deficit sia delle presenze di stranieri che di connazionali.

In particolare, sulle presenze di stranieri le mancanze si rilevano nei mercati ritenuti primari per la nostra Provincia, come quelli di lingua tedesca e dei paesi bassi compreso il mercato interno.

Un problema, afferma Peparello, che è rilevante per le località minori dove pesa la perdita di potere di acquisto delle famiglie, la concorrenza delle mete estere, ed in questo anno hanno giocato un ruolo anche gli eventi climatici anomali.

Un punto, secondo il Presidente Provinciale Confesercenti, su cui sarebbe opportuno aprire una riflessione anche attraverso un tavolo tra istituzioni, associazioni di categoria e imprenditoriali, sul quale mettere al centro della discussione una programmazione unitaria per rispondere ad una esigenza di forte cambiamento del turismo in generale e di richiesta di prodotti e servizi, inclusa una programmazione degli eventi, per attirare turisti nelle nostre località interne. “La politica da fare, conclude Peparello, non à tanto quella dell’aumento della permanenza media che risulta ardua ma quella di: destagionalizzare, fidelizzare ed accogliere i turisti invitando gli stessi a ritornare, visitare e soggiornare durante tutto l’arco dell’anno.”

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