Possesso di documenti falsi e truffa, due pregiudicati arrestati dal Norm di Viterbo

VITERBO – Nella serata del 19 settembre Carabinieri della Compagnia di Viterbo impegnati in pattuglie in uniforme e d in borghese tra le aree commerciali del capoluogo, hanno tratto in arresto in flagranza un settantenne ed un venticinquenne originari del napoletano, ritenuti responsabili di possesso di documenti falsi e truffa. I militari della Sezione Radiomobile del N.O.R. in particolare sono dapprima intervenuti in un negozio di articoli sportivi in via Garbini, dove il più anziano ha cercato di ottenere finanziamento per l’acquisto a rate di due biciclette del valore complessivo di circa 4500 euro utilizzando dei documenti con dei dati personali che però non hanno convinto i venditori del negozio che hanno subito chiamato i carabinieri. All’arrivo dei militari, l’uomo è stato quindi sorpreso con dei documenti contraffatti grazie ai quali cercava di ottenere il finanziamento per l’acquisto delle biciclette, mentre il più giovane ha provato a scappare ma è stato fermato dai Carabinieri della Sezione Operativa all’esterno, lungo la stessa via, in possesso delle chiavi di un furgone preso a noleggio, parcheggiato nelle vicinanze e contenente due console per videogiochi ed uno smartphone, del valore complessivo di circa 2500 euro, appena acquistati con gli stessi mezzi fraudolenti in un altro negozio della zona. Oltre ad intervenire prontamente ed a sventare la truffa per cui era stato richiesto l’intervento, gli accertamenti dei carabinieri, corroborati dall’acquisizione di filmati di videosorveglianza, hanno permesso inoltre di recuperare i proventi dei colpi messi a segno poche ore prima e restituirli agli aventi diritto.
Fondamentale per la riuscita dell’operazione è stata la collaborazione dell’addetto del centro commerciale, il quale oltre ad aver capito che molto probabilmente gli erano stati forniti dei documenti contraffatti ha poi subito allertato il 112 senza farsi accorgere dai presunti truffatori, riuscendo anche a trattenerli fino all’arrivo degli uomini del comando di via de Lellis.
Entrambi i presunti responsabili, con numerosi precedenti di uguale natura commessi in tutto il territorio nazionale, sono stati tratti in arresto per possesso di documenti falsi e denunciati per le truffe tentate e consumate ristretti in camera di sicurezza, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria viterbese davanti alla quale sono comparsi nella mattinata di ieri. Gli arresti sono stati convalidati e nei loro confronti è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla p.g.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva

Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE