Poste, il valore della genitorialità in azienda passa anche attraverso la figura paterna

VITERBO – Nel giorno della Festa del Papà, Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso la testimonianza diretta di uno dei 26 papà, dipendenti dell’Azienda in provincia di Viterbo che in questi ultimi mesi hanno usufruito delle misure previste nell’ambito delle politiche della famiglia, in particolare in materia di tutela e sostegno della genitorialità.

Poste Italiane, nell’ambito della valorizzazione della genitorialità, ha anche previsto in diverse situazioni un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Ad esempio, alle mamme, ma anche ai papà che fruiscono del congedo parentale nei primi sei anni di vita del bambino, l’Azienda riconosce l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece che per un solo mese come previsto dalle nuove disposizioni legislative in materia di sostegno alle famiglie.

Rossi Piero, 37 anni, papà di Linda, sette mesi, in Poste Italiane da febbraio 2011 con il ruolo di operatore di sportello presso la sede di Soriano al Cimino.

“Ho iniziato come operatore di Sportello proprio a Soriano per poi passare a svolgere il ruolo di direttore a Bassano in Teverina, ufficio monoperatore, nel frattempo sono stato eletto sindaco del mio comune di residenza, Graffignano, e per conciliare le due attività senza interferire nel lavoro ho chiesto di tornare nella sede di Soriano nel Cimino come sportellista. Nel frattempo è nata Linda e grazie al congedo obbligatorio di paternità ho potuto usufruire di alcuni giorni nel periodo successivo alla nascita della bimba per stare accanto a Gioia, la mia compagna, in un momento così importante della vita, per darle assistenza, anche perché lei ha un’attività propria e nell’ultimo periodo della gravidanza ha dovuto sospenderla e il congedo è stato fondamentale per darle supporto e soprattutto per stare accanto alla mia bimba, oltre al fatto che volevo godermi questa esperienza. Specialmente nei primi giorni dopo il parto che sono difficili specialmente per la mamma e soprattutto quando sei alla prima esperienza.”

Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, il congedo di paternità è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino nella misura di dieci giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti successivamente al 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, e anche per gli eventi antecedenti il 13 agosto 2022, così come specificato ulteriormente dalla normativa vigente.

Il congedo parentale, invece, spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi.  

 “Sono veramente grato all’azienda – prosegue Piero – per questa opportunità che mi ha permesso di usufruire di alcuni giorni per vivere l’esperienza unica della nascita di un figlio e per stare vicino a a Gioia, e alla mia bimba. Il lavoro è una parte fondamentale della vita ma non sempre è facile conciliare attività professionale e vita privata. Sono molto fortunato a lavorare in un’azienda come Poste Italiane.”

 

 

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