di REDAZIONE
Roma – Sul fronte dell’immigrazione, la premier Meloni ha lanciato l’allarme per una potenziale ondata di 900 mila arrivi di migranti sulle coste dei paesi mediterranei, tra cui l’Italia. Per questo, ha sostenuto la necessità di garantire gli ingressi legali e l’accesso a chi ha diritto all’asilo, ma anche di rafforzare i controlli e le espulsioni per chi non ne ha i requisiti. L’Italia deve avere un ruolo attivo in questo quadro, spingendo per una nuova politica migratoria dell’Ue basata sulla solidarietà e sulla responsabilità. Inoltre, ha ricordato il suo “piano Mattei” per l’Africa, che prevede investimenti e cooperazione per favorire lo sviluppo del continente e contrastare le cause profonde delle migrazioni. Un piano che conta anche sul supporto degli Stati Uniti, con cui Meloni ha avviato un dialogo costruttivo.
Sul tema dell’Ucraina, la premier ha ribadito con nettezza il sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità del paese, minacciato dall’aggressione russa. Questa guerra – ha detto – ha un impatto multidimensionale, che va dalla crisi alimentare e delle materie prime alla sicurezza energetica e alla stabilità geopolitica. In gioco non c’è solo una astratta libertà ma anche i nostri confini materiali ed ideali. Meloni ha auspicato una soluzione pacifica del conflitto, ma ha anche sottolineato la necessità di rafforzare le sanzioni contro la Russia e di aumentare la presenza della Nato nella regione.
Sul fronte economico, Meloni ha aperto alla possibilità di discutere del Mes se si trasforma in un veicolo per la crescita e non in uno strumento di condizionamento. Ha anche chiesto un nuovo Patto di Stabilità che punti alla crescita e non all’austerità. Ha difeso il suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), respingendo le critiche di chi le attribuisce il peso di scelte sbagliate fatte in precedenza. Ha annunciato investimenti in ricerca e sviluppo, digitalizzazione, infrastrutture e transizione ecologica. Su quest’ultimo punto, non ha escluso l’utilizzo del nucleare come fonte energetica alternativa.
Infine, Meloni ha parlato dei rischi per il Paese della “glaciazione demografica” in corso, che mina il futuro delle nuove generazioni. Ha proposto misure per sostenere la natalità e la famiglia, come il reddito di maternità e il bonus bebè universale. Ha anche difeso i valori della vita e della libertà contro le derive totalitarie e ideologiche.