Presentato alla Parrocchia di Villanova il cortometraggio su Luigi Brutti

di FEDERICO USAI –

VITERBO – Presso il teatro parrocchiale “San Giovanni Paolo II” della Parrocchia di Villanova è stato presentato il cortometraggio su Luigi Brutti, un giovane viterbese, un giovane credente, innamorato di Dio che ha dedicato la sua vita agli altri, a fianco dei disabili, degli ultimi e di chiunque aveva bisogno.
Ricordiamo che domenica scorsa,13 marzo 2022, nella parrocchia della Sacra Famiglia, era stato presentato, oltre al cortometraggio, anche il libro  “Ho bisogno di luce” edito dalla San Paolo, scritto da don Luigi Fabbri.

Ieri sera erano presenti i genitori e i parenti di Luigi Brutti che hanno ascoltato con attenzione le parole di Don Emanuele Germani, parroco di Villanova, che ha moderato la presentazione, dando la parola prima a don Luigi Fabbri vicario generale, e autore di “Ho bisogno di luce”, poi a Piermaria Cecchini, che ha curato la sceneggiatura e la regia del cortometraggio, e infine al viterbese Alessandro Braccini, che ha interpretato magistralmente la figura di Luigi Brutti e a una delle comparse, Maurizio Donsanti.

Il cortometraggio, della durata di otto minuti, ha espresso in pochi attimi la vita e i momenti trascorsi dal giovane Luigi, l’attore e regista Piermaria Cecchini è stato superbo nel cogliere gli attimi della vita di questo ragazzo riuscendo a mostrarli come vengono descritti nel libro “Ho bisogno di luce” tratto dalle pagine dei suoi diari spirituali. Ma chi era Luigi Brutti ? Luigi è di Viterbo, nato il 23 novembre del 1984.

Gli amici lo chiamano affettuosamente “Gigio”. è un giovane allegro, vivace, pieno di vita, sensibile, di quelli che non passano inosservati, si impegna in parrocchia e in molteplici attività di volontariato, soprattutto ama seguire i disabili dando loro tutto il suo amore.  Si innamora di Dio e all’età di 17 anni inizia un cammino di fede serio, senza sconti e senza ritardi. Scrive: “Non trovo nessun motivo per esitare, voglio amar Dio, voglio essere felice, voglio fare del bene, voglio il meglio!”. Ed ecco la scelta decisiva: “io scelgo di fare dell’amore il mio stile di vita”, scrive ancora. L’amore per Dio si fa impegno e servizio concreto al prossimo: “fa che ami gli altri il più possibile, sicuro che ad amare me ci pensi tu”. Nel 2007 realizza il sogno di diventare maestro di sostegno. L’anno successivo inizia l’insegnamento che vive come una vera e propria missione. Nel frattempo si fidanza e nel 2011 inizia a pensare al matrimonio decidendo la data, preparando la casa, le partecipazioni , ma a seguito di un malore improvviso che lo aveva colpito due mesi prima, Luigi muore la sera del 19 agosto del 2011, lasciando la testimonianza di un giovane credente, innamorato di Dio che ha dedicato la sua vita agli altri, affianco degli ultimi e di chiunque aveva bisogno.

La Diocesi di Viterbo ha avviato la fase diocesana del processo di canonizzazione, accolta a Roma, come ha dichiarato ieri sera Don Luigi Fabbri all’inizio della presentazione del cortometraggio.
Don Emanuele Germani ha affermato che Luigi Brutti è stato un dono per la nostra chiesa, e lo sa bene anche Don Luca Scuderi, parroco della Sacra Famiglia e presente in sala, che lo aveva conosciuto molto bene e apprezzato per tutto ciò che faceva nei gruppi che lo vedevano coinvolto e presente negli ultimi anni della sua vita.

“Ho bisogno di luce”, scritto da don Luigi Fabbri ripercorre il percorso umano e spirituale di Luigi Brutti e nelle sue 110 pagine si possono trovare i suoi pensieri espressi nei diari spirituali , alcune sue preghiere e testimonianze di amici e professori che lo hanno conosciuto, apprezzato e amato per tutto ciò che lui faceva nella vita . Il filo della narrazione porta a conoscere la sua parabola di vita, le sue riflessioni riescono a mostrare la qualità spirituale della sua persona.

Le pagine di “Ho bisogno di luce” e il cortometraggio raccontano, quindi, la figura del giovane viterbese Luigi Brutti, ripercorrendo il cammino interiore che ha portato il giovane Luigi a scoprire nell’amore a Gesù e al prossimo il segreto per realizzare in pieno la propria esistenza. Luigi Brutti fa parte di quei testimoni che hanno vissuto con amore offrendo la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, così come scrive il Papa nella Gaudete et exsultate. Egli ha incarnato la propria fede coltivandola giorno dopo giorno, con gioia avendo al suo fianco e come amico il nostro Signore.

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