Presentato all’IC Canevari di Viterbo il progetto internazionale “Move run walk bullying” (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO – Si è svolto oggi, alle ore 15,30, presso il teatro dell’IC “ Canevari” di Viterbo, un importante convegno dal titolo “PREVENIRE IL DISAGIO GIOVANILE E LE FORME DI VIOLENZA ATTRAVERSO LO SPORT”.
Dopo un’introduzione del Dirigente Scolastico Paolo Fatiganti, ci sono stati i saluti istituzionali della sindaca Chiara Frontini.
Il Dirigente ha evidenziato l’importanza dell’unione di intenti che porta a cercare di far crescere meglio i nostri figli. “Lo sport è aggregazione, condivisione, risoluzione del conflitto – ha sottolineato il Dirigente – è una metafora dell’agire”.
La Sindaca ha affermato: “Il Comune sta lavorando, insieme alle altre istituzioni, per costruire la rete dell’empatia, un approccio integrato fra vari ordini educativi. La comunità educante deve essere al centro del sistema educativo dei giovani, per investire nel presente per un futuro migliore. È un tema importante per la nostra città ed è un appuntamento ricco di spunti”.
La docente Paola Micarelli , referente per il bullismo, cyberbullismo e Unicef dell’IC “Canevari”, competente in materia sportiva, ha evidenziato:
“Dando uno sguardo alle statistiche si vede come il disagio cresce. Per quanto riguarda la scuola, si cerca di abbracciare progetti di inclusione. Si cerca di aderire alle iniziative sportive. Tramite lo sport infatti si sprigionano elementi positivi.”
Carmelo Mandalari, Coordinatore Osservatorio sul Bullismo e il Disagio Giovanile – CREG Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha evidenziato: “A Roma stamattina ho incontrato 300 bambini e la cosa che colpisce di più è la mancanza di dialogo e di relazioni umane con i genitori, anche se giovani”.
L’assessore comunale Emanuele Aronne ha ricordato l’episodio di una giovane ragazza, arbitro, aggredita dai genitori dei piccoli calciatori per un fischio che ritenevano sbagliato. È stato votato in Comune un codice di comportamento dei grandi. Le scuole devono educare non solo i ragazzi, ma anche i genitori. Invitate i ragazzi a giocare anche in strada, nel rispetto delle regole e per migliorare la coordinazione, la motricità e la socializzazione.
La consigliera Rosanna Giliberto, delegata ai rapporti con le scuole, ha ricordato l’importanza dell’avvio della pratica sportiva e ha citato Bauman “per realizzare un concreto e fattivo cambiamento ci vogliono pensieri che elevano, pensieri che calmano e pensieri che rischiano, che portano al cambiamento”.
Stefania Fioravanti ,Presidente Comitato Provinciale UNICEF – Viterbo, ha ricordato come l’associazione che rappresenta sia sempre stata vicina al disagio giovanile con il progetto “Verso una scuola amica”.
Da una stima Unicef il 35 per cento dei bambini ha subito almeno una volta atti di bullismo, che possono provocare gravi conseguenze. L’Unicef porta avanti anche il progetto “Lo sport amico dei bambini”. Il Dirigente Scolastico ha aggiunto quanto sia importante “esserci”: presenza, interazione, ascolto, dialogo, spazi aperti e non preclusi sono fondamentali, curati e gradevoli”.
Alessandro PICA, Presidente Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo – Sezione di Viterbo, ha detto che lo sport ha a volte anche elementi negativi. Tre fattori dovrebbero intervenire affinché lo sport aiuti i ragazzi: presenza dei genitori e istruttori sportivi preparati.
“Faccio i complimenti al Dirigente Scolastico e alla referente Micarelli per la loro attività di formazione e di crescita. Va sviluppato lo sport per il benessere dei cittadini. Il 30% dei giovani che fa sport è poco e la materia attività formativa di educazione fisica a scuola è fondamentale. Il bullismo già c’era quando io ero piccolo, ma è importante prevenire e correggere atteggiamenti sbagliati, perchè le persone che lavorano con i bambini devono essere un esempio.”
La referente degli incontri scolastici della Questura di Viterbo Italia Di Guida ha ricordato una frase di Einstein:”Non ci sarà mai reale progresso finché sulla Terra ci sarà un bambino scontento”.
Itala di Guida ha rivolto un plauso ai docenti. Ha fornito dei dati allarmanti sul bullismo, ma, in modo pragmatico e “Vorrei parlarvi della grande solitudine dei ragazzi. È importante fare incontri con i genitori. Ha mostrato un’ intervista al papà di Carolina, suicida a 14 anni. Era stata fatta ubriacare e i ragazzi avevano ripreso e diffuso scene sessuali effettuate quando era ubriaca.Egli invita i ragazzi a parlare del bullismo. Itala Di Guida ha parlato della freddezza di alcuni ragazzi, della mancanza di empatia. Scuola, genitori, istituzioni devono collaborare per ottenere il risultato di far provare emozioni. “Il nostro compito è andare incontro ai ragazzi.”. Ha raccontato la sua esperienza ed episodi significativi. Ha evidenziato alcuni strumenti: dall’ammonimento del Questore per chi ha più di 14 anni alla procedura penale ai provvedimenti preventivi e repressivi. “Giocare in strada oggi è diventato pericoloso perchè spesso le problematiche sono maggiori di una volta. La legge a volte non basta.”.
L’avvocato Paola Melis ha parlato della funzione educativa dello sport, delle scienze motorie. Ha citato Volpicelli ed altri illustri studiosi, mentre Rosa Maria Purchiaroni, Docente di Pedagogia Generale – Università degli Studi di Roma Tor Vergata si è soffermata sull’aspetto pedagogico e didattico, in qualità di psicopedagogista e docente universitaria.
Infine, Fabrizio Frascella, direttore del Centro Federale di Viterbo, impianto comunale attualmente gestito dalla FIN, Federazione italiana Nuoto, ha parlato dell’importanza dello sport per la prevenzione del bullismo.

 

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