Presentato allo Spallanzani il libro “Il senso dell’insieme” di Fabio Ambrosino e Rebecca De Fiore

di MARTINA DI BARTOLO

ROMA- Oggi alle ore 11:00 si è svolta in diretta dall’Istituto Spallanzani di Roma la conferenza per presentare il libro “Il senso dell’insieme” degli autori Fabio Ambrosino e Rebecca De Fiore, in occasione dell’anniversario dei primi pazienti cinesi positivi al Covid- 19.

La giornalista Elisa Anzaldo ha aperto la conferenza dicendo: “Ogni storia ha un inizio e il Covid-19 è iniziato il 29 gennaio 2020: è stato come l’11 settembre per ognuno di noi”.

Ad intervenire per primo è stato poi  il Direttore Sanitario Francesco Vaia, il quale ha ricordato i primi momenti del Covid.

Come si può non ricordare quel momento, quel giorno abbiamo avuto la certezza  del Covid. Da quel momento la nostra vita è cambiata per sempre. La prima cosa che noi, Istituto Spallanzani, abbiamo detto a tutti è stata: “Non abbiate paura”. E poi ci siamo messi al lavoro. Qui allo Spallanzani è stato isolato il virus. Abbiamo trovato le prime terapie, le sperimentazioni ed, infine, il vaccino”.

Francesco Vaia ha raccontato dei primi pazienti positivi al Covid-19, ricoverati allo Spallanzani. La coppia cinese era in una gravissima situazione. Sono stati ricoverati per ben 2 mesi.

Ricordo perfettamente le parole che disse quella coppia ” Se non fossimo stati in Italia non ce l’avremmo mai fatta”. In quel momento mi sono riempito di orgoglio, orgoglio per la nostra sanità.

Poi dopo tanta sofferenza, ecco arrivare la luce in fondo al tunnel: il vaccino. E’, quindi,  intervenuto  Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, il quale ha raccontato che il vaccino è stata una corsa contro il tempo. Organizzare tutto è stato molto difficile.

Chi crede che la pandemia sia finita sbaglia!

All’inizio, quando ancora non si conosceva il Covid, le persone erano terrorizzate, la paura dell’ignoto che ha fatto scaturire in primis l’odio verso i cinesi, poiché non si sapeva a chi dare la colpa. Poi si è fatta chiarezza su questa pandemia.

Marina Davoli, direttore del dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio ha aggiunto: “Siamo l’unica regione che ha voluto aprire un sito apposito con una mappatura puntuale sia dei malati che dei vaccinati”.

 E’ stata, quindi, la volta dell‘assessore Alessio D’Amato, il quale ha raccontato di quando ha ricevuto la prima chiamata nella quale gli dicevano del primo caso Covid nell’Istituto Spallanzani.

Mi trovavo presso il mio ufficio quando ricevetti la telefonata della coppia positiva al Covid-19. Oggi è un anno che il Covid-19 è ufficialmente entrato in Italia. Roma, essendo una grande metropoli,  era ad alto rischio per la pandemia come lo sono state tutte le capitali del mondo. Abbiamo cercato di giocare sempre d’anticipo, magari anche sbagliando a volte, ma consapevoli che il fattore tempo era fondamentale.  Il Covid ci ha insegnato che il sistema sanitario va ripensato e potenziato il più possibile.

 

 

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