Presentato il libro “Bonaventura Tecchi e Eurialo De Michelis, Carteggio (1932-1966)” (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Nell’ambito delle iniziative programmate per la grande manifestazione nazionale “Il Festival è cultura”,  il 13 ottobre, nella Sala delle assemblee della Fondazione Carivit, in via Cavour, n.67 in Viterbo, è stato presentato il libro “Bonaventura Tecchi e Eurialo De Michelis, Carteggio(1932-1966)”.

La curatrice dell’opera la prof.ssa Luciana Vergaro, Presidente del Centro Culturale Bonaventura Tecchi, da diversi anni organizza incontri e giornate di studio per mantenere viva l’immagine di un narratore e saggista che ha saputo raccontare l’anima più profonda del nostro territorio.

Bonaventura Tecchi, nacque a Bagnoregio l’11 febbraio del 1896 da Giovanni e Michelina Benedetti. Si laureò in lettere presso l’Università di Roma nel 1920 discutendo una tesi su Ugo Foscolo. La sua educazione, austera e di rigida osservanza religiosa, condizionò il suo rapporto con la religiosità.
Partecipò alla prima guerra mondiale, vivendo momenti drammatici e di dolore che furono narrati (come riportano alcune biografie) con un “singolare e classico equilibrio”.
Mel 1939 divenne professore di lingua e letteratura tedesca e membro dell’Accademia tedesca di Darmstadt.
Questa esperienza lo portò spesso a viaggiare tra la Germania, la Svizzera, Monaco, ritornando sempre nella sua amata Civita.
Infatti, l’affermazione che si trova ap.14 Sicari del 1974: “La terra, per Tecchi, è un’idea forza, l’origine di una serie di valori morali, di un rapporto sacro”.
Collaborò con diverse case editrici e giornali, avendo contatti epistolari con i massimi poeti e scrittori italiani.

Dopo i saluti del presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti, è stato il prof. Luciano Osbat, direttore scientifico del Ce.Di.Do. a introdurre la figura dello scrittore, ripercorrendo il carteggio dal 1932 al 1966. In particolare gli scritti degli anni ’30 e del secondo dopoguerra; con maggiore approfondimento riguardo alle lettere del 1932, inviate a Eurialo De Michelis, dove parlavano delle loro esperienze di scrittori e critici letterari.

Ha completato la presentazione, l’autrice Luciana Vergaro che ha conversato con Salvatore Enrico Anselmi scrittore, storico e critico d’arte, sottolineando alcuni particolari del carattere di Tecchi, l’ambiente culturale e le relazioni con i letterati di quegli anni: Montale, Pavese, svevo, un panorama molto articolato di relazioni.

 

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