Presentato il libro di don Gianni Carparelli “Smettiamola di andare a messa” (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Smettiamo di “andare” a Messa è un libro consigliato per credenti non praticanti, per praticanti non credenti, per non credenti indifferenti, ma non belligeranti e per credenti che credono e cercano di vivere quello che credono.
Queste le categorie alle quali don Gianni Carparelli consiglia la lettura della sua opera, presentata sabato 6 aprile presso il teatro “Momo Pesciaroli” di Canepina(vt).
Ha presentato e moderato l’incontro Elisa Proietti.
Un titolo pro-vocatorio, come scrive il vescovo Orazio Francesco Piazza in una nota a margine del libro, che mette a nudo una evidenza che, purtroppo per molti, permane tra le ombre della consuetudine senza anima.
Ad accogliere il numeroso pubblico il sindaco Aldo Maria Moneta che ha ringraziato don Gianni per aver presentato il libro alla comunità di Canepina, luogo che accolse il sacerdote come parroco nel settembre 2013: “Don Gianni sentiti sempre un canepinese, libero ed orgoglioso di tornare a Canepina. Oggi ritorni per offrirci un momento di cultura e di riflessione”.
A seguire l’intervento del prof. Antonello Ricci che vede il titolo dell’opera come uno scrigno colmo di scintillante humanitas e cristiana pietà, di speranza feconda, di mistero e luce. Infatti la vita quotidiana e il mondo di ciascuno, non possono rimanere fuori di una liturgia.
Il Magistrato Carlo Scipio invita il lettore a soffermarsi sulle presentazioni del vescovo Piazza, del prof. Ricci e della post-prefazione di Padre Vincenzo, perché emerge come un affresco unitario la provocazione del titolo. In particolare, dopo aver citato dei momenti della celebrazione in latino, poco comprensive, invita alla riflessione della frase che si legge a pag.21 dove è scritto “la Messa non termina in Chiesa, ma vive nella Chiesa che non è di mattoni, ma di vita umana”.
Per il prof. Aurelio Rizzacasa, questo lavoro è speciale, non perché sia tale da semplificare il significato della messa, ciò che appare non apparendo, è la specialità del linguaggio, perché andare a messa non è andare ad uno spettacolo, ma significa entrare nella dimensione della Fede. Il titolo ci potrebbe sconcertare, ci stupisce, ci crea una meraviglia, ma invita a ragionare su questo grande mistero.
L’on. Enrico Panunzi, trova questo titolo invitante e “furbesco” perché il messaggio che don Gianni vuole trasmettere dovrebbe raggiungere tutti coloro che non vanno a messa; aggiungendo l’importanza dell’ascolto dell’altro, non con superficialità, ma con rispetto dei vari modi di vivere la Fede.
Le letture sono state curate dalla prof.ssa Sandra Savi e gli intervalli musicali da Paparazzo Armando. Particolare interpretazione di Imagine di John Lennon sottolineata dalla voce di Poli Riccardo.
Un ringraziamento al Gruppo Spontaneo Canepinese che ha curato l’organizzazione dell’evento.
Il pomeriggio si è concluso con un ricco dibattito da parte degli intervenuti che hanno ringraziato don Gianni e i relatori per la suggestiva presentazione.

 

 

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