Presentato il libro “Viterbo e la sua storia” di Cesare Iacoponi

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- “Viterbo e la sua storia, la città, i monumenti, i dintorni e paesi”, è il libro scritto interamente in versi da Cesare Iacoponi (Montefiascone 28 maggio 1918-Viterbo 20 maggio 2002), presentato questo pomeriggio alle ore 17 al  Centro diocesano di documentazione, Cedico  a Palazzo Papale. La riedizione del libro è stata voluta e curata dal figlio Sandro Maria Iacoponi in collaborazione con l’associazione “La Ginestra”. Presenti all’incontro, oltre al figlio, Sandro Maria Iacopini, anche  il  prof. Hobel e la professoressa Nicolai. Cesare Iacoponi, nativo di Montefiascone, ma viterbese d’adozione è stato un impiegato statale, poi in pensione, Cavaliere della Repubblica italiana, socio benemerito già presidente e vice presidente dell’associazione aeronautica di Viterbo, già segretario fondatore del gruppo culturale “La Ginestra”, storico, scrittore, poeta. Da sempre aveva coltivato la sua passione per la poesia in lingua ed in dialetto falisco e viterbese. Nutriva un profondo amore per la sua bella Viterbo per la quale ha commossi cenni di affetto. Vincitore di numerosi premi, tra cui quello della presidenza del Consiglio dei Ministri 1981 e del premio letterario internazionale “Pace nel mondo” 1984, Cesare Iacoponi nel libro “Viterbo e la sua storia” dedicata i suoi versi ai monumenti di Viterbo e dei paesi limitrofi.  Nel corso della presentazione  di questo pomeriggio, il figlio Sandro ha spiegato come si tratti di un libro unico in Italia e come  purtroppo suo padre sia caduto ingiustamente nell’oblio, nonostante avesse fondato la Tuscia dialettale, la Ginestra ed essere stato uno dei fondatori dell’Accademia degli Ardenti. Purtroppo non ci sono più libri di Cesare Iacoponi ed il figlio, Sandro, per ricordarlo, ha pensato di rifare le opere del padre, partendo appunto dalla prima, presentata questo pomeriggio.  “Nel centenario della nascita ( 28 maggio 1918-2018 ) ho ritenuto opportuno ricordare mio padre con un evento – precisa Sandro Iacoponi – e, proprio in quella occasione, mi sono reso conto dell’oblio, non tanto verso mio padre, ma per un poeta “capace di rendere, con la sua penna di cuore, Viterbo una cartolina poetica, cartolina poetica che vivrà per sempre”( prof. Aurelio Rizzacasa). Da queste considerazioni ho assunto l’onore e l’onere per la riedizione della sua prima opera letteraria che ritengo rappresentativa per la città di Viterbo e la terra di Tuscia. Mi sia consentito di fare mia una riflessione di papà che non si stancava mai di citare: quanti nostri concittadini conoscono veramente la storia e l’illustre passato di Viterbo? Un passato di una città che nei secoli ha dimostrato, grazie a mecenati lungimiranti ed amministratori accorti, la cultura del bello e dell’arte. Ecco ancora oggi i visitatori possono bearsi di tante meraviglie, ma spetta a noi tutti far sì che ciò non resti nel letargo del dimenticatoio. Viterbo non è soltanto la “città dei Papi” ma un compendio di diversificate uniche bellezze che meritano il rispetto e la salvaguardia. Credo che non ci sia modo migliore per ricordare questo poeta, viterbese di adozione e residenza, se noi tutti ci impegnassimo affinché quella riflessione diventi speranza e finalmente realtà”. Nel libro le illustrazioni sono state fatte da Anna Salvatore, professoressa, che all’epoca aveva 17 anni. Ma Cesare Iacoponi voleva ricordare il padre anche con un evento, in grado di coinvolgere anche le scuole ed ha così pensato di indire un premio di poesia e fotografia. Il premio si chiama “Primo concorso Vetus Urbis Cesare Iacoponi” con il tema “Viterbo e i suoi palazzi” perché nel libro i palazzi sono la parte più corposa.  Il premio si rivolge alle classi quarte delle scuole superiori di Viterbo. “Premio che auguriamo possa ripetersi negli anni a venire con altri temi – precisa Sandro Iacoponi- sempre tratti dal libro “Viterbo e la sua storia”, e con una più ampia platea di partecipanti”. Entro il 30 settembre si dovranno presentare i lavori, il 29 ottobre uscirà la graduatoria, mentre il 20 novembre ci sarà la premiazione. Il bando presenta tre premi per la poesia e tre per la fotografia da 300, 200 e 100 euro. Presenti all’incontro il Dr. Lazzari, presidente della Fondazione Carivit, il presidente del Sodalizio dei Facchini, Mecarini, Papacchini dell’associazione La Ginestra, Giuliani della Tuscia Dialettale ed Antonello Ricci.

 

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