Presentato il progetto “E.T.  – Esperienza di Transizione”, promosso da Galiana cooperativa sociale 

VITERBO – Lo scorso Venerdì 9 giugno, alle ore 17:00, presso la Sala Conferenze della Camera di commercio di Viterbo, è stato presentato il progetto “E.T.  – Esperienza di Transizione”, promosso da Galiana cooperativa sociale  (https://www.galianacoop.it/). Si tratta di un intervento finanziato dalla regione Lazio “Interventi regionali a sostegno delle cooperative sociali (art. 13 legge regionale del 27 giugno 1996, n. 24)”.Attuazione deliberazione n.996 del 20 dicembre 2019 e deliberazione n. 872 del 24 novembre 2020   finalizzato al reinserimento socio-lavorativo di alcuni ex tossicodipendenti.

L’evento è stato aperto da don Alberto Canuzzi, presidente del CeIS di Viterbo, il quale ha sottolineato quanto sia importante offrire concrete opportunità di lavoro alle persone che stanno concludendo un percorso riabilitativo, anche per prevenire ricadute nel giro della droga.

Il progetto è stato illustrato da Graziella Fiorucci, che ha descritto le caratteristiche di questo intervento, avviato all’inizio dello scorso maggio, con una durata di 9 mesi, con risultati che si prospettano molto positivi.

L’assessore alle politiche sociali del Comune di Viterbo, Patrizia Notaristefano, è stata presente durante tutto l’incontro. Nel suo intervento ha messo in evidenza come queste iniziative siano “fondamentali per fare di Viterbo una comunità inclusiva, attenta alle persone più vulnerabili, in un’ottica non assistenzialistica, ma di reale inserimento sociale”.

In questa occasione, la Fondazione Semeion ETS, attraverso il suo presidente, Martino Rebonato, ha voluto assegnare un riconoscimento alla memoria ad Alberto Valentini, pioniere dell’agricoltura biologica e multifunzionale, già responsabile di Slow Food Viterbo. La targa è stata consegnata alla vedova e ai figli da Stefano Agugliaro, presidente di Agriturist Lazio (anche a nome della Rete nazionale delle Fattorie sociali), il quale ha letto le motivazioni e ha ricordato la bella figura di questo illuminato imprenditore. È stato un momento di grande emozione, sottolineato con un caloroso applauso da parte dei presenti.

Sono poi intervenuti Leonardo Varvaro, già docente dell’Università della Tuscia e membro del Consiglio direttivo del CeIS di Viterbo; Costanza Mestichelli, imprenditrice agricola (anche in rappresentanza delle altre aziende della Rete SolCare, impegnate da anni nell’agricoltura sociale) e Marco Sciarpa, agronomo e tutor del progetto.

Particolarmente impattante è stata infine la testimonianza di uno dei giovani beneficiari del progetto, il quale ha messo in evidenza l’importanza del clima di fiducia che caratterizza i rapporti con le aziende agricole ospitanti.

L’incontro si è concluso con l’intervento di Luigi Pagliaro, responsabile nazionale di Slow Food per l’Agricoltura sociale, il quale – nel rilevare la presenza nella Tuscia di grandi e positive esperienze in questo settore – ha invitato tutti ad adoperarsi per fare di Viterbo la “capitale nazionale dell’Agricoltura sociale”.

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