Presentato il progetto “La Dogana”

DI MARTINA DI BARTOLO-
VITERBO- Oggi alle ore 16:00 si è svolta la conferenza per presentare il nuovo progetto sociale “La dogana”. La Tuscia come territorio solido e solidale che accoglie e valorizza. È partito dalla millenaria vocazione contadina, e dalle molteplici esperienze di solidarietà, vuole continuare la formazione di persone in condizione di fragilità per creare una sinergia fra Aziende Agricole e terzo settore.

Il progetto gestito dalla ODV Amici di Galiana, ha un duplice contenuto: sia la formazione in tecniche agricole sia la socializzazione, per realizzare una rete comunitaria fatta di amicizia e di momenti di scambio esperienziale.

Erano presenti alla conferenza:

Marco Marcelli
Direttore TSMREE ASL Viterbo
Pierangelo Conti
Coordinatore Servizi Sociali, Comune di Viterbo
Saverio Senni
Docente Università degli Studi della Tuscia – DAFNE
Carla Moretti
Docente in Progettazione Sociale,
Università Politecnica delle Marche, in collegamento online
Alessandra Troncarelli
Assessore Politiche Sociali, Welfare,Beni Comuni e ASP Regione Lazio

Ad iniziare la conferenza è stato Marco Marcelli.  “È un progetto a 360 gradi questo che stimola il volontariato grazie agli imprenditori agricoli. Questo progetto ha come obiettivo l’inclusione, lo stare insieme stimolare ed aumentare la voglia di fare”.

La parola è passata poi a Pierangelo Corti. ” “Questo è un progetto importante, io insieme a Marco abbiamo lavorato alla <famosa rete > io ringrazio veramente per aver potuto partecipare a questo progetto perché nel nostro lavoro non sempre si vedono soddisfazioni come questa”.

Un breve intervento è stato fatto anche da Saverio Senni.  “Non tutti sanno che l’agricoltura sociale è partita a Viterbo e a Pisa per motivi differenti. Viterbo rimane un polo importante. È fondamentale l’esistenza delle imprese agricole ma bisognerebbe andare oltre il Solidale oltre al fare per qualcuno “dobbiamo fare insieme a qualcuno”.  In collegamento Carla Moretti la quale dichiara di essere dispiaciuta per non essere fisicamente lì

“Io mi occupo di agricoltura sociale. In questo progetto l’agricoltura lavora in sinergia con il servizio sociale. La nostra regione insieme alle Marche è stata la prima ad aderire alle iniziative agricole sociali l. Quello che stiamo cercando di costruire un tavolo regionale permanente.
L’obiettivo è quello di arrivate ad una interazione”. La conferenza si conclude con il discorso di Alessandra Troncarelli. “Quando si parla di walfare comunità non si può parlare di cooprogettazione. Quando non riusciamo a dare risposte concrete e mirate per noi è un fallimento. Ci sono delle bellissime realtà associazionistiche nella regione. Il terzo settore è fondamentale per programmare un servizio.
Mi emoziono perché questo progetto è nato quando ancora ero assessore del territorio e mi avevano proposto questo programma ed ho dovuto dire di no perché non avevamo i fondi. Oggi nasce finalmente da una rete territoriale questo progetto. Il terzo servizio è il protagonista del progetto che fino ad oggi è stato riconosciuto solo in parte.
La pandemia ci ha fatto scoprire che il sociale va di pari passo con la sanità. Noi siamo stati gli unici a livello nazionale a preoccuparci del sociale durante la pandemia”.

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