Presentato il trasporto del 3 settembre, Ascenzi: “Dies Natalis: non è solo un oggetto bello da vedere, ma da vivere nella propria spiritualità”(VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Presentato il trasporto della Macchina di Santa Rosa questa mattina a Palazzo dei Priori. La sindaca Chiara Frontini, dopo i ringraziamenti, ha esordito dicendo: “Raccontare questo trasporto significa arrivare alle radici più profonde dell’identità di Viterbo. Quest’anno ci siamo impegnati con uno slancio in più, non solo per la nuova Macchina, che significa moltiplicare le potenzialità di partecipazione, abbiamo cercato di farlo partendo da una visione di traporto che fosse il più possibile popolare, facendolo vivere nelle piazze sostanzialmente libere, principale novità di quest’anno. Abbiamo cercato poi di raccontarvi quello che c’è dietro le quinte, tramite un docufilm che si sta svelando in questi giorni, per un momento di condivisione totale. Inoltre, ci sono i visori della realtà aumentata, ulteriore elemento che si è aggiunto ad una narrazione, una storia, per far vivere a tutti il trasporto, anche ai più fragili. Infine, il premio “Il ciuffo e la rosa d’oro e d’argento”, un altro modo per celebrare le radici, in condivisione con altre città che già svolgono queste iniziative. Torna poi la tombola di Santa Rosa dopo tanti anni. E’ questo un trasporto che si può a pieno titolo definire il trasporto dei cittadini viterbesi. Auguro a tutti noi una splendida festa che sia davvero della città di Viterbo”.

Il prefetto Gennaro Capo, al suo primo trasporto, ha detto: “Il nostro come lavoro è stato sostanzialmente semplice, il dispositivo era già abbondantemente rodato, lo abbiamo adeguato alle piccole novità introdotte: libero accesso nei settori che vengono ricavati nelle varie piazze ad eccezione di piazza del Comune dove è stato previsto un numero sufficiente di sedute. I lavori sono andati lisci come non mai. E’ stata per me una bella esperienza, tante realtà diverse hanno lavorato per un unico fine. Tante le persone che hanno chiamato in Prefettura per venire ad assistere alla festa. Sarà veramente un grande evento, che nasce per essere un elemento di comunità. Da parte mia i migliori auguri di successo all’iniziativa e buon trasporto”.

Il presidente della Provincia Alessandro Romoli ha evidenziato l’entusiasmo che si manifesta in questa conferenza dimostrando come quello del trasporto rappresenti la manifestazione principe, simbolo di tutta la Tuscia, ricca di tante tradizioni. “L’attenzione verso il trasporto della Macchina rappresenta la nostra sensibilità più profonda. Molti sono gli artefici istituzionali, ma gli attori veri sono i nostri facchini e coloro che stanno operando nelle varie minimacchine. Sono rimasto favorevolmente colpito ieri da una presenza massiccia della cene in piazza nonostante il maltempo, a dimostrazione che la devozione a Santa Rosa appartiene realmente ai connotati fondativi della nostra comunità locale. Molte saranno le autorità che parteciperanno al trasporto. Anche noi politici cerchiamo in questi giorni di essere tutti d’un sentimento e di poter, con forza, ognuno con le proprie competenze, di trasmettere l’idea vincente del trasporto della macchina, come elemento emblematico della comunità. Complimenti anche all’ideatore e realizzatori della stessa Macchina che presenta elementi architettonici importanti e simbolici della nostra realtà locale”.

Andrea Sarnari, vice questore vicario, ha aggiunto: “Ringrazio per questa splendida sinergia e tutte le forze dell’ordine, la polizia, la Protezione civile con cui lavoriamo tenacemente sia sul fronte della prevenzione e predisposizione del dispositivo di sicurezza efficace che possa garantire la tutela della Macchina, dei partecipanti, dei cittadini. Auguro veramente una splendida festa sicura per tutti”.

Don Massimiliano Balsi, vicario episcopale per le tradizioni e cultura della diocesi di Viterbo, ha affermato: “Due piccoli messaggi: partendo da quello che ha detto Raffaele della macchina, ovvero Santa Rosa all’interno della Macchina, che rappresenta la chiesa ma ancora di più la città. Le realtà si vivono e si fanno crescere stando dentro, non dal di fuori, ma mettendosi in gioco e mettendoci tutto se stessi: forza, sudore, sangue perché questa città possa crescere in quei valori che Rosa ha vissuto e che ha fatto mettendosi in gioco, stando nella nostra città. A gennaio i nostri facchini sono andati in visita dal Santo Padre e quel giorno il Papa vi ha detto che trasportate non solo una Macchina, ma i valori che Rosa ha vissuto, sintetizzati nel vostro motto: fede, forza e volontà. Il Papa ha aggiunto: il rispetto e l’umiltà. Voi portate queste realtà e quella Macchina richiama tutti noi non solo a un momento di gioia, ma dal 4 settembre in poi a vivere quei valori simboleggiati sulla Macchina. Il valore di questo trasporto si realizza il momento in cui assorbiamo da Rosa quei valori che ha vissuto e li trasformiamo in fede e in volontà, forza, rispetto, che sono alla base di qualsiasi realtà che vogliamo costruire e tutto ciò si costruisce se si sta insieme”.

Al monastero sono in corso alcune iniziative. Eleonora Rava del Centro studi Santa Rosa e rappresentante del monastero, ha ricordato del distacco di una parte dell’affresco  della cupola e per questo motivo la comunità monastica ha cambiato le celebrazioni eucaristiche: fino al 2 settembre si utilizzeranno le navate laterali, mentre dal 4 settembre le celebrazioni si celebreranno nella vicina basilica di San Francesco alla Rocca. Nella chiesa S. Rosa si svolgeranno le celebrazioni eucaristiche delle ore 7, 8 e 18 con i vespri, mentre quelle delle 9, 16 e 17 alla basilica San Francesco. Sempre in basilica si svolgerà la solenne celebrazione officiata dal Vescovo Piazza. Inoltre, Rava ha ricordato che è stata allestita una mostra “Fra le mura del chiostro” sulla vita delle monache di clausura.

E’ stato, quindi, proiettato un frammento del docufilm sul trasporto della Macchina realizzato da Gianmarco Carbone. “Per un ragazzo che nasce a Viterbo lavorare sulla Macchina di Santa Rosa è un’emozione grande – ha detto- Mi hanno accolto da subito ed ho rubato con gli occhi quello che in silenzio creano”.

Il presidente del Sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini, dopo i ringraziamenti ha riferito: “Vorrei ringraziare tutti coloro che ieri sera, nonostante le pessime condizioni climatiche, sono intervenuti per la cena in piazza. Sul trasporto avremo una madrina d’eccezione, Lucrezia Mangilli, Miss Mondo 2024, poi tre delle quattro spadiste che hanno conseguito l’oro alle Olimpiadi, grazie a Marco Ciorba per la prima madrina e le seconde grazie al nostro fisioterapista che è anche fisioterapista della nazionale di Scherma. Alla processione saranno partecipi con noi le nostre associazioni, i fratelli di Vasanello, i facchini di San Lanno, gli incollatori di Capena, e quelli di Maria Santissima liberatrice e lo saranno anche la sera del 3 per il cordone di sicurezza”. Poi ha annunciato le dediche: “Le girate le dedichiamo ad alcuni facchini che non sono più tra noi: Antonio Marinelli, Angelo Vocioni, Domenico Leonzi, Mario Morucci detto Giacchettino, Albertino Casciani e Mario Ceccariglia. Inoltre, le girate saranno dedicate alle personalità di Viterbo che hanno contribuito a rendere grande la nostra città: Giovanna Bonucci, Rosanna De Marchi, Marco Guglielmi, al giornalista Walter Selva, Eva Goldoni e al cameraman della Provideo Marco Curione. Forse faremo una girata doppia a piazza del Teatro. Il nostro trasporto sarà dedicato proprio alla città di Viterbo, ai nostri concittadini ed a tutti coloro che in qualche modo dimostrano attaccamento alla nostra città e Santa. Grazie per averci voluto nel progetto del premio Il Ciuffo e la rosa d’oro e d’argento. Il premio verrà consegnato il  3 settembre nel corso dell’incontro con le autorità al teatro dell’Unione. Ringrazio la ditta Fiorillo, sempre a disposizione. Grazie a Raffaele sia per averci donato questa meravigliosa Macchina,  che per essere sempre disponibile con tutti noi. Vi aspettiamo alle cene in piazza perché c’è bisogno di tanto aiuto, aiutateci ad aiutare le persone in difficoltà. Buona Santa Rosa a tutti”.

L’architetto Raffaele Ascenzi ha, quindi, ricordato il concorso per la nuova Macchina che si è svolto in estate ed il risultato comunicato proprio il 4 settembre, idea definita geniale. “Per fortuna siamo arrivati in perfetto tempo per consegnare questa Macchina alla città. Dies Natalis conclude un ciclo, un iter di progettazione che parte dal 2003 con “Ali di Luce”, matura con “Gloria” nel 2015 e oggi credo di aver interpretato bene e capito a fondo i desideri della nostra Santa. La Macchina è dedicata alla città, agli sforzi che da oltre due secoli e mezzo, tre le amministrazioni hanno voluto portate avanti per questa tradizione bellissima. La vita che voleva fare S. Rosa era quella di clausura. La macchina ha un volume quasi raddoppiato rispetto a Gloria e sarà un bel contrasto tra il metro e 70 dei facchini ed i 28 metri dalla loro spalla ed i 30 che raggiunge la croce. Rosa ha chiesto al Papa di trasferire il suo corpo dall’ossario in cui era stata sepolta alla chiesa di San Damiano: questo suo desiderio di avere un contatto con Dio in un luogo chiuso è il motivo che ha ispirato i modelli fino al 1900. La mia speranza è che questa diventi una Macchina a cui affidarsi per tutto l’anno perché dai fortissimi contenuti spirituali: si vede il corpo senza vita di Rosa, custodito dai quattro angeli che la proteggono e l’accompagnano in questa ascesa al cielo. Il fatto terreno è rappresentato dai personaggi che stanno piangendo la sua scomparsa. Questo il messaggio di Dies Natalis: non è solo un oggetto bello da vedere, ma da vivere nella propria spiritualità. Il maestro Piero Salvatori di Caprarola – ha aggiunto – si è appassionato tanto da fornirci le musiche per il video trasmesso al teatro Unione ed ha voluto comporre una musica per Dies Natalis. Abbiamo registrato ieri il brano e spero di poterlo condividere con tutti, magari durante la diretta del trasporto in qualche fase”.

Il costruttore di Dies Natalis, Vincenzo Fiorillo ha affermato: “Ringrazio tutta la città per la loro vicinanza. Voglio ringraziare Raffaele che mi ha fatto dannare, ci ha fatto realizzare una Macchina molto complessa, ma eravamo convinti con l’aiuto delle maestranze locali di riuscire a fare questa Macchina in tempo brevi. Le difficoltà le abbiamo avute, ma fanno parte della Macchina. Raffaele è molto preciso in quello che fa e vuole che questa sua precisione si rispecchi nella sua Macchina. La Macchina ha un nuovo traliccio, tutto in alluminio e, vista la prova del 7 luglio, ci ha dato ottimi risultati. Ieri c’è stato il forte temporale che ci ha messo un po’ in crisi, ma la Macchina ha risposto egregiamente a quello a cui potremmo andare incontro. E’ stata una prova utile. La Macchina è a posto. Ho detto pubblicamente che se avessimo messo i teloni come successo in passato avremmo fatto un danno grave perchè con il tempo di ieri ed i teloni che fanno vela non avrebbero retto. Abbiamo visto con gli occhi nostri che non c’era alcun problema. Siamo stati in grande apprensione, ma sicuri di quello che abbiamo fatto. Il resto lo vedremo con il tempo. Grazie per la fiducia data da parte dell’amministrazione. Buona Santa Rosa a tutti”.

Il capofacchino Sandro Rossi ha precisato: “Abbiamo iniziato l’affiatamento, l’unione con la cena tecnica di lunedì”. Poi un momento di commozione per poi riprendere dicendo: “Abbiamo unito i ragazzi con un collante magico che si crea tenendosi accanto l’uno con l’altro, guardandoci negli occhi, riuscendo a capire i loro sentimenti, i loro pensieri, che vanno dalla mancanza di persone che non ci sono più. Per S. Rosa è il momento in cui questi ricordi riaffiorano nei nostri cuori. Abbiamo iniziato questa preparazione spirituale, per avere una forza maggiore e dare il massimo e da lì proseguiamo con le cene in piazza. Scopo fondamentale di queste cene, al di là della beneficienza, sono i momenti di aggregazione. Per il 3 settembre abbiamo questa meravigliosa e preoccupante Macchina. Il 7 luglio abbiamo svolto la prova traliccio per vedere dove poteva darci più problemi. Tra la strada e il muro con “Gloria” avevamo la stessa distanza, oggi con “Dies Natalis” ci troviamo a spostarla, un movimento da fare in alcuni punti anche da fermi e quando il peso cala sulle spalle del facchino in quella maniera sappiamo quello che significa. Tra i punti critici ne abbiamo due su via Roma, due prima e dopo Cesare Bastisti e uno su via della Volta Buia. Bisogna guardare sia sopra che sotto. Preoccupazioni non ce ne sono. L’unica cosa che di giorno si vede in un modo, di notte in un altro. Ieri, dopo aver visto la Macchina rispondere alle intemperie in quel modo, ci ha dato una sicurezza in più. Siamo sicuri e certi che andrà tutto bene. Ringraziamenti infiniti ai bambini e bambini delle minimacchine per mandare avanti la grande famiglia dei facchini. Un ringraziamento personale e da capo facchino a Vincenzo Fiorillo che è il super babbo di tutti, con la sua saggezza riesce a colmare le esigenze di tutti”.

Sandro Pappalardo di Enit  ha riferito: ” Per me è un onore da viterbese acquisito rappresentare la società che ha il compito di promuovere la bella Italia in tutto il mondo. Già l’anno scorso come società abbiamo scelto di fare qualcosa per questo territorio e attraverso il trasporto abbiamo deciso di raccontare un intero territorio, che non ha nulla da invidiare a nessun altro territorio italiano, eppure gli altri hanno maggiore visibilità. Abbiamo necessità di colmare questo gap che si è formato. Abbiamo tutto e sotto il profilo turistico possiamo mettere in campo un’offerta a 360 gradi, a noi il compito di dare maggiore visibilità alla Tuscia. Riteniamo che il trasporto della macchina non sia solo il patrimonio della città di Viterbo, il patrimonio della regione, ma di tutta la nazione. Stiamo costruendo nuovi percorsi di promozione per il mondo, ma l’importante è che lo stiamo facendo insieme. Ringrazio tutti i facchini, ogni anno ci regalate un sogno, grazie per quello che fate”.

Infine, Giorgio Frisoni del quartiere Santa Barbara sullo scorso traporto di “Miracolo di fede” ha detto: “Il trasporto è andato benissimo. Siamo molto soddisfatti, c’erano molte persone. La nostra Macchina è una macchina parrocchiale e nel trasporto c’è la collaborazione di tutte le realtà della parrocchia. Sabato prossimo alcuni minifacchini parteciperanno alla raccolta alimentare all’Eurospin del quartiere. Buon trasporto a tutti”.

Prossimo appuntamento è il 31 agosto  con la minimacchina del quartiere Pilastro. Presenti il presidente del comitato, Stefano Caciola ed il capo facchino Angelo Loddo. Loddo ha ringraziato la dedica del Sodalizio per la madre scomparsa e poi Fiorillo per la vicinanza alla festa. “Negli ultimi anni con questo sodalizio ci siamo sentiti parte di voi, a tutti gli effetti ci sentiamo parte di questa famiglia – ha sottolineato- Buona Santa Rosa a tutti. Si è creato un bellissimo gruppo delle tre minimacchine dove tutto l’anno ci sentiamo e ci rispettiamo”.

Poi il desiderio di Sandro Rossi: “Vorrei vedere le tre mini macchine sfilare da San Sisto, una ogni mezz’ora,  per tutto il percorso fino al sagrato di Santa Rosa”. Desiderio che è stato accolto positivamente dai tre comitati delle minimacchine.

Il presidente del comitato del centro storico, Gianni Baiocco, la cui minimacchina sfilerà il 1 settembre, ha evidenziato lo spirito di collaborazione instaurato con l’amministrazione ed il sodalizio dei facchini. “Questo è quello che vogliamo trasmettere ai bambini. Dallo scorso anno abbiamo iniziato un rapporto di condivisione con le altre minimacchine e ciò contribuirà a far crescere i nostri facchini. Consegneremo gli scudetti sotto la Macchina di S. Rosa. Per me è un onore e piacere avere verificato che il numero delle bambine che parteciperanno al trasporto della minimacchina è raddoppiato rispetto allo scorso anno, bene così”.

La sindaca Frontini ha concluso ringraziando  l’assessore Aronne e ricordando come sono state confermate le navette che porteranno le persone la sera del 3 settembre al centro storico, lasciando le proprie auto nei parcheggi periferici: San Lazzaro e navetta che partiranno anche dal quartiere Santa Barbara. C’è un piano parcheggio che è quello solito: parcheggio dell’Unitus di S. Maria in Gradi e parcheggio di valle Faul. Particolare attenzione poi è stata presa rispetto alle misure di sicurezza: “Stiamo divulgando un piccolo vademecum e poi un appello agli esercenti di porta Romana, piazza Comune e piazza del Teatro, perchè l’ingombro di Dies Natalis è più impegnativo, quindi, particolare attenzione di prestare cura a non sporgersi al di fuori degli ingressi dei negozi”. Infine, la sindaca ha annunciato che il prossimo anno si potrà riprendere anche la tradizione di Lux Rosae, di cui Raffaele già sta creando la fiaccola. La Scuola sottufficiali dell’Esercito, inoltre,  ha messo a disposizione 50 allievi che saranno posizionati lungo il percorso che coadiuveranno il personale di vigilanza e le forze dell’ordine. Un grazie anche all’Aeronautica militare che ha messo a disposizione i loro autobus.

Sugli ospiti in Comune la sindaca Frontini ha annunciato: “Abbiamo confermato la linea che stiamo portando avanti da due anni e che apre alla dimensione internazionale del trasporto, quindi, avremo numerosi ambasciatori di paesi esteri, come Filippine e Colombia”.

Il prefetto Capo ha aggiunto: “Ci sarà supporto anche il supporto dell”Esercito con orari differenziati e ruoli diversi. Abbiamo chiesto rinforzi, ci saranno supporti anche provenienti da Roma. Per gli ospiti della Prefettura il prefetto ha detto di essere ancora in attesa di molte conferme e che, sicuramente  ci saranno molti rappresentati della Regione.

La diretta del trasporto sarà trasmessa da Tv 2000. Con “Evviva Santa Rosa” impartito dal capofacchino Sandro Rossi a cui hanno risposto tutti i presenti in sala si è conclusa la conferenza stampa sull’evento più importante dell’anno per la città di Viterbo ed i suoi concittadini.

Foto di FEDERICO USAI, video di GIUSEPPE INTAGLIATA.

 

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