Presentato lo studio di Fondazione Bruno Visentini e Unindustria

di SIMEON SCANLON-

VITERBO- Oggi alle ore 10 presso la sede di Unindustria a Valle Faul si è tenuta una presentazione dello studio “Sostenibilità territoriale del Distretto della ceramica” realizzata assieme alla Fondazione Bruno Visentini e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Rieti – Viterbo. Nel report sono analizzati i processi sostenibili delle aziende del distretto, mettendo in luce punti di forza e criticità delle imprese.

Innovazione, sicurezza sul lavoro, risparmio idrico: sono questi i settori e i temi dove eccellono le aziende di Civita Castellana, secondo il rapporto “Sostenibilità territoriale del Distretto della ceramica”, realizzato dalla Fondazione Bruno Visentini ed Unindustria e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Rieti – Viterbo.

Ha aperto Sergio Saggini (presidente Unindustria Viterbo), spiegando come per sostenibilità non si parla solo della sostenibilità energetica, ma come ci si concentra sulla gestione delle risorse e il trattamento dei lavoratori e altri membri che fanno parte di un’azienda o un progetto. Finisce sottolineando che le aziende della ceramica si sono sottoposte volontariamente a questo studio.

Si passa a Domenico Merlani (presidente Camera di commercio Rieti – Viterbo), che rimane contento della presenza di un grande gruppo di studenti per il loro contributo nel “garantirci un futuro di qualità”.  Vuole assicurarsi che le aziende del distretto stiano sulla giusta strada dal punto di vista di sostenibilità come definita nello studio e ringrazia la collaborazione della camera di commercio di Roma, che ha gestito i bandi rivolti alle associazioni. Poi ricorda che sta all’industria motivare le aziende a muoversi in direzione dell’impatto 0.

A seguire la presentazione dello studio a cura del professor Luciano Monti, docente Luiss e coordinatore della ricerca. Ringrazia anche lui i giovani per la loro presenza e sottolinea che questo progetto inizia l’anno scorso con l’obiettivo di cercare di rendere sostenibile un’intera area industriale. Si è cercato di studiare non solo la vita nell’azienda, ma anche come interagisce con la società che la circonda, descrivendo l’indagine come “l’inizio del futuro”. Gli obiettivi erano quelli di stabilire le aziende come non solo enti di attività economica, ma anche come centri di risorse umane; quindi, sono state studiate 38 aziende in 6 comuni, principalmente di grandezza medie, che impiegano 1.731 persone in totale. In generale le aziende hanno raggiunto gli obiettivi posti dallo studio, con un paio di eccezioni nel campo della lotta contro il cambiamento climatico e nell’uguaglianza di genere, con il distretto in tutto raggiungendo un punteggio di 3,5 su 5.

Il Distretto industriale (dati indagine 2022 Centro Ceramica di Civita Castellana) si estende sul territorio di 8 comuni, dove insistono 28 aziende, con una forza lavoro di circa 2mila e 100 unità. Nel 2022 il fatturato è stato di circa 377 milioni di euro, con un percentuale di circa il 45% di export. I pezzi prodotti sono stati 3 milioni e 100mila.
“L’obiettivo del report – dice Sergio Saggini, Presidente Unindustria Viterbo – è stato quello di acquisire una fotografia attuale del Distretto, mettendo in luce punti di forza e criticità delle imprese sui temi legati alla dimensione sociale, ambientale ed economica della sostenibilità. Da un primo quadro generale, si può comunque già affermare che il Distretto ceramico di Civita Castellana ottiene, nel suo complesso, un giudizio positivo, che certifica un percorso di crescita responsabile compiuto nel corso degli anni”.

“Nel corso degli anni – afferma Augusto Ciarrocchi, Vicepresidente Confindustria ceramica e Presidente Ceramica Flaminia – le aziende hanno fatto notevoli investimenti su innovazione, design, sicurezza. E i risultati si vedono. Il Distretto ceramico ottiene punteggi ragguardevoli per il Goal 6 “Acqua pulita e servizi igienico-sanitari”, per il Goal 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica” e per il Goal 9 “Imprese, innovazione ed infrastrutture”. In merito alle condizioni lavorative, il Distretto ha mostrato nel corso degli anni un’attenzione sempre maggiore in tema di sicurezza sul lavoro (ad esempio attraverso l’introduzione degli azzeratori di peso). In tema di innovazione, infine, il distretto risulta ben instradato sugli obiettivi di crescita sostenibile grazie agli investimenti compiuti dalle aziende, in particolare sull’efficientamento tecnologico del processo produttivo”.

C’ è poi stata una tavola rotonda, moderata dal giornalista Giorgio Renzetti, dov’è intervenuto per primo Mauro Rotelli, presidente della commissione Ambiente della camera dei deputati, il quale si è incentrato sull’importanza della capacità di usare finanziamenti sul risparmio energetico e uno dei punti focali per poter avere accesso ai fondi del PNRR. Continua dicendo che dato che l’Italia non ha una grande quantità di materie prime deve invece sostenersi con un’economia più circolare, ossia dove le risorse devono spesso essere recuperate riciclando quelli già presenti nel territorio che non sono più utilizzabili. Molto ancora da lavorare nell’ambito delle emissioni.

Il microfono passa poi ad Alessandro Romoli, presidente della Provincia di Viterbo, che inizia ringraziando Unindustria per gli studi fatti e quanto risultano importanti per il futuro economico del viterbese dal punto di vista del governo provinciale. Dice che la Provincia sta investendo molto sulla modernizzazione delle strade della provincia e che sono stati aperti dei concorsi per il rilascio di autorizzazioni per le infrastrutture; in più, spera che le aziende considerino il suo ufficio come un attore all’interno di un piano di rilancio locale. Chiude focalizzandosi sui fabbisogni delle aziende ed il bisogno di incentivare i giovani a occupare posti di lavoro nelle industrie locali.

Parla Raffaella Cerica, direttrice Centro Ceramica Civita Castellana, continuando il discorso sull’economia circolare e la valorizzazione di rifiuti con altri processi lavorativi che prima sarebbero andati direttamente in discarica. In tutto si parla di oltre 200.000 tonnellate totali di materiale recuperato. Si continua a lavorare con le aziende per introdurre nuovi processi circolari.

Interviene Augusto Ciarrocchi, vicepresidente Confindustria Ceramica, sottolineando che il problema di innovazione nel distretto di Civita Castellana è complicata dal fatto che i concorrenti sono sparsi nel mondo e hanno condizioni di lavoro molto differenti da Civita e fra di loro, molti dei quali hanno l’abilità di mettere i prodotti sul mercato a prezzi molto più bassi dei loro, però come controbilancio, secondo uno studio, l’82% degli italiani ha interesse nelle ESG (Environmental, Social, Governance) e la società si sta muovendo stabilmente in questa direzione intrapresa da queste aziende, che dovrebbero quindi ricevere molto supporto popolare.

Parlano brevemente Roberta Postiglioni, membro di Legambiente di Lago di Vico su come si deve cercare di fare “innamorare” i giovani di questi lavori nelle piccole aziende del Viterbese coinvolgendoli in progetti con le aziende locali, e il professor Rino Orsolini, proprietario di un’azienda ceramica di Civita, che ricorda che sono l’unico distretto di ceramica sanitaria del paese, ringraziando le varie aziende per aver investito nella sostenibilità e per aver espanso il settore dagli anni ‘80.

Chiude i lavori Angelo Camilli, presidente Unindustria con un ultimo ringraziamento per i partecipanti e coloro che hanno svolto lo studio che permetterà all’industria locale di continuare nel tempo in maniera sostenibile. Parla del problema della polarizzazione dei privati e la grande differenza fra i bisogni e gli obiettivi delle grandi imprese contro quelle piccole ma spera che il progetto offra una strada per cercare di risolvere questa problematica. Per quanto riguarda la crisi demografica europea di fronte alla scarsità di risorse è tuttora difficile investire in questo campo, sia nell’investimento familiare stesso che nell’investimento nelle infrastrutture necessarie per il sostegno familiare. Secondo il presidente, sarà centrale anche la migrazione per cercare di mantenere la produttività locale. Nello specifico afferma: “Il Distretto della ceramica sanitaria di Civita Castellana è un brand che tutto il mondo ci invidia: le aziende hanno puntato forte su qualità e innovazione, ci sono tutti gli elementi per promuovere e caratterizzare il Distretto come un marchio internazionale di sostenibilità. Nel report sono analizzati i processi sostenibili delle aziende del Distretto, mettendo in luce punti di forza e criticità delle imprese. Il rapporto ci restituisce una fotografia e ci indica dei percorsi su cui le aziende devono indirizzare i propri sforzi, organizzativi e d’investimento, e le pubbliche amministrazioni devono avere consapevolezza del ruolo strategico che giocano accelerando o talvolta, purtroppo, frenando dinamiche virtuose”.
“Le imprese del Distretto della Ceramica hanno una specificità del ciclo produttivo che le porta ad essere particolarmente energivore e con margini limitati di riduzione delle emissioni. Eppure, anche per la grande crisi dei prezzi dell’energia che si sono trovati a fronteggiare, emerge una grande consapevolezza su questi aspetti ed è crescente l’interesse per nuove soluzioni. Già oggi, ad esempio, non si può che apprezzare i dati sul mix energetico: il dato del 60% di imprese con impianti fotovoltaici che coprono tra il 25% e il 50% del fabbisogno aziendale non è affatto banale, considerate anche le difficoltà che spesso incontrano le imprese nelle fasi autorizzative”.
“La sostenibilità va intesa sempre più come una leva di competitività essenziale per ogni territorio. Per il nostro sistema produttivo può diventare un processo di riposizionamento strategico fondamentale nelle catene del valore, se sapremo, da un lato, accompagnare quelle più tradizionali e meno pronte verso soluzioni non traumatiche, e, dall’altro, promuovere e sostenere iniziative industriali di frontiera per creare nuove filiere locali e nazionali sulle tecnologie e le soluzioni per la sostenibilità a 360 gradi”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE