Presentazione del convegno dell’istituto teologico San Pietro Educare alle relazioni nella differenza uomo- donna

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Buongiorno, parlo a nome del gruppo di lavoro che ha ideato e organizzato questo convegno del quale hanno fatto parte integrante la professoressa Annamaria Valli e i professori Francesco Mattioli e Angelo Tumminelli, che avranno anche il compito di moderare il dibattito giovedì pomeriggio e venerdì mattina. A questo gruppo si è aggiunta la gradita disponibilità del professor Luca Di Sciullo che sarà il moderatore della mattinata di giovedì.
L’analisi del titolo che abbiamo scelto ci aiuta anche a comprenderne le reali intenzioni e la portata: anzitutto l’obiettivo ultimo, cioè quello di educare a nuove relazioni. Se gli interlocutori primari sono tutti coloro che hanno compiti educativi, la portata del tema coinvolge tutti, uomini e donne, chiamati a vivere nella fondamentale differenza uomo- donna.
Lo scopo del convegno è quindi preciso: indagare le modalità e le prassi di attribuzione di senso a questa differenza per individuare, all’interno dell’esperienza ecclesiale, nuovi modi di proporre questa fondamentale relazione. Non ci fermeremo quindi a riflettere sul ruolo della donna all’interno della Chiesa (questo sarà eventualmente compito di un ben più importante consesso, come quello del prossimo Sinodo dei vescovi), né dei percorsi di rilettura identitaria e di genere (dibattito altrettanto attuale, ma che in questa sede non ci è possibile affrontare con adeguato spazio di tempo).
Il punto di partenza della proposta è la necessaria riconsiderazione delle modalità con le quali è vissuto attualmente questo rapporto (la cronaca, purtroppo, ci conferma la sua urgenza). In modo particolare sentiamo che è proprio la comunità ecclesiale, che oltre a farsi carico della legittimazione di alcuni modi di intendere e di prassi consolidate, può offrire oggi il suo apporto per un reale cambio di paradigma. Lo può fare perché possiede in sé le risorse per proporre nuove modalità di intendere e di vivere il nostro essere uomini e donne, in un mondo e in una Chiesa di donne e uomini.
Gli interventi proposti dal convegno tenteranno perciò anzitutto di offrire delle piste di riflessione che aiutino sia a vivere con sufficiente criticità le modalità culturali nelle quali oggi questo si verifica (in questo ci aiuterà Riccardo Fanciullacci), sia a rileggere le indicazioni che emergono dall’approccio critico-esegetico, in modo particolare dall’analisi del messaggio del libro della Genesi e dall’insegnamento paolino autentico (Simona Segoloni Ruta). Questi apporti saranno arricchiti dalle considerazioni critiche sulle immagini di questo rapporto consegnateci dai media (in questo sarà preziosa la relazione di Francesco Giorgino) e da un primo tentativo di rilettura del legame di reciprocità che caratterizza la differenza uomo donna (Calogero Caltagirone). Il percorso troverà la sua punto di arrivo con gli apporti di Luca Castiglioni che, partendo dalla fondamentale uguaglianza battesimale, proporrà nuove modalità di intendere e vivere questa differenza per giungere infine alla riflessione di Giorgia Brambilla che ci aiuterà a scoprire la fondamentale relazionalità di ogni essere umano e la sua realizzazione nella dimensione del dono.
Ci auguriamo di cuore che le riflessioni che seguiranno agli interventi e al dibattito
Dobbiamo aggiungere un doveroso ringraziamento al Vescovo e alla diocesi di Viterbo che ci mette a disposizione gli ambienti adeguati per la nostra riflessione e all’Istituto Teologico S. Pietro che, nella persona della direttrice, e nei diversi collaboratori ha reso possibile questo evento.
Ancora grazie a tutti”.

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