Presidente Rocca fa il bilancio dei primi 100 giorni di governo nel Lazio: focus su infrastrutture e trasporti

di REDAZIONE-

VITERBO – Raggiunti i primi cento giorni di amministrazione, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha presentato un resoconto delle attività svolte e dei progetti in corso. La sanità, le infrastrutture, i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), le politiche marine, il sistema dei trasporti, l’agricoltura, le reti di impresa, l’internazionalizzazione e il rapporto con le amministrazioni locali sono stati i principali punti all’ordine del giorno del governo.

Per quanto riguarda la Tuscia, Rocca ha annunciato tre investimenti di grande importanza. “Abbiamo previsto – ha affermato Rocca – importanti finanziamenti per completare le infrastrutture, incentivare i trasporti e rilanciare le governance degli enti regionali. Arriveranno nuove risorse per la Roma-Viterbo e, inoltre, è stato rinnovato l’accordo con Trenitalia per le fermate dell’Alta Velocità a Orte, Frosinone e Cassino”. L’obiettivo è migliorare le connessioni stradali e soprattutto ferroviarie, poiché la Roma-Viterbo è considerata una delle peggiori ferrovie d’Italia insieme alla Circumvesuviana.

Si presta anche attenzione alle zone di montagna e a quelle costiere. Sono stati stanziati 6,3 milioni di euro per le Comunità Montane (tra cui quella dei Cimini, una delle più grandi), mentre per tutti i comuni costieri, come Tarquinia e Montalto, sono stati destinati 2,5 milioni di euro. Inoltre, è stato dedicato un focus ai laghi, con 300.000 euro già destinati alla manutenzione e pulizia delle spiagge libere.

Tuttavia, il bilancio presentato non è stato accolto positivamente da Alessio D’Amato, ex assessore con Zingaretti e avversario di Rocca alle elezioni. Le sue previsioni sono negative: “Purtroppo, il bilancio dei primi 100 giorni è ancora influenzato dai toni della campagna elettorale. Per il Servizio Sanitario Regionale, temo che entro la fine dell’anno il Tavolo tecnico di verifica stabilirà, per la prima volta dopo 10 anni, un deficit superiore alla soglia di allerta del 5% del Fondo Sanitario, ovvero oltre i 700 milioni di euro, superando così il deficit del 2013 che fu di 669 milioni di euro. Ciò comporterà inevitabilmente il ritorno al regime di commissariamento, che viene attivato quando si supera la soglia del 5% e non vengono garantiti i livelli essenziali di assistenza”.

D’Amato fa riferimento anche alla Tuscia, evidenziando la mancanza di progressi nei primi 100 giorni per i sei nuovi ospedali pubblici già programmati, come il nuovo ospedale di Acquapendente e quello di Amatrice.

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