Pressione sugli ospedali causa Covid, Ricci (Fials): “Al personale sanitario cancellati riposi e ferie”

VITERBO – Riceviamo dalla Fials Viterbo e pubblichiamo: “Al Ministro della Salute Dr. Roberto Speranza e, p.c. Al Presidente della Regione Lazio
Dr. Nicola Zingaretti,

All’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Dr. Alessio D’Amato Illustre Sig. Ministro,

Pensavamo che dopo la fine della retorica degli angeli e degli eroi, questo governo e tutte le istituzioni, avessero capito l’importanza di rimettere al centro “la salute” ed i professionisti sanitari che in questo Paese la garantiscono. Evidentemente ci sbagliavamo, a giudicare dalla legge di bilancio ed alle norme ad essa collegate, non c’è traccia di interventi giuridici ed economici per i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, di risorse sui rinnovi contrattuali, di miglioramento delle retribuzioni, magari per avvicinarle a quelle più vantaggiose dei colleghi europei, di interventi sugli
organici drammaticamente ridotti al lumicino, al punto da mettere a rischio la capacità stessa del sistema sanitario di resistere alla nuova ondata pandemica. IL GOVERNO PERENNE ASSENTE GIOCA CON LA VITA DEI SANITARI: BASTA! “SI VA VERSO LO SCIOPERO GENERALE” “La Fials proclama lo stato di agitazione e annuncia un prossimo sciopero generale”. Omicron ha nuovamente alzato la pressione negli ospedali mentre la sanità territoriale si è fatta trovare ancora una volta impreparata. Da due anni, a medici, infermieri, amministrativi, tecnici, OSS, vengono cancellate le ferie ed i riposi.
I sanitari continuano a lavorare sottorganico con carichi di lavoro insostenibili, sopportando non solo la carenza cronica di personale ma anche l’ulteriore peso dovuto alle sospensioni per mancato adempimento dell’obbligo vaccinale. Ma il Governo è distratto, i Parlamentari sono presi dalle manovre per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. La Legge di bilancio 2022, come di consueto ha posto solo delle “pezze” al sistema sanitario, con il ricorso selvaggio al solito precariato senza prevedere aumenti di retribuzioni per gli operatori sanitari.
Per il personale del comparto (infermieri, tecnici amministrativi ecc) il nuovo contratto nazionale prevede un aumento lordo che non supera i 70 euro mensili, appena 50 euro netti al mese. Tanto valgono quelli che chiamavano eroi od angeli. Una vergogna. Invitiamo Draghi, Speranza e fin il nostro amato Presidente Mattarella, a fare una visita ad un qualsiasi pronto soccorso, terapie intensive, reparto Covid o post-Covid. Crediamo possa essere una presa di coscienza importante. I nostri professionisti sono sottoposti a turni massacranti, ricevono paghe ridicole anche meno di 10 euro l’ora ed hanno serie difficoltà ad accedere agli avanzamenti di carriera. Spesso il loro potenziale viene mortificato. Tanti si stanno trasferendo nei paesi europei con retribuzioni maggiori e percorsi di carriera degni della professione sanitaria”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE