Primo appuntamento per la rassegna “Di grandi donne, di grandi uomini e di invisibili”

VITERBO – L’autrice e sceneggiatrice cinematografica e teatrale viterbese Roberta Mezzabarba aprirà a Viterbo, con il suo romanzo “IULIA FARNESIA – Lettere da un’anima” la rassegna “Di grandi donne di grandi uomini e di invisibili” a cura di Rosella Lisoni giovedì 7 novembre settembre alle 16,30, nella meravigliosa cornice del della Sala Conferenze del Museo della Ceramica della Tuscia presso Palazzo Brugiotti.

La rassegna “Di grandi donne di grandi uomini e di invisibili”, a cura di Rosella Lisoni e’ promossa dall’Associazione “La Torre della Tuscia”, gode del patrocinio della Fondazione Carivit e dell’Università degli Studi della Tuscia e si colloca all’interno ditematiche più volte dibattute dall’Associazione. I

l romanzo: IULIA FARNESIA – Lettere da un’anima” e’ definito come l’opera della “Restitutio Memoriae” all’anima di Giulia Farnese, nell’anno 2024 in cui si celebra il 5° centenario dalla morte di questa donna incredibile. Iltesto, ordito su una solida ossatura storica, costruita dall’autrice presso gli archivi di stato ditutta Italia alla ricerca di tracce de La Bella, è stato tradotto e pubblicato in 14 lingue in tutto il mondo con un successo dilagante. “IULIA FARNESIA – Lettere da un’anima” è un romanzo corale in cui il destino di una donna, Giulia Farnese, si intreccia con quello di un caleidoscopio di personaggi nobili o popolani,restituendole giustizia e verità scardinando la sua fama di amante di Papa Borgia e raccontandola finalmente anche come la prima Domina, amministratrice del feudo di Carbognano, come la prima donna che neltestamento ha avuto l’ardire di lasciare denaro alle sue servitrici non in forma di dote, ma come bene personale. Una figura rivoluzionaria, coraggiosa, indomita. Una invisibile: la famiglia dopo averla data in pasto alla cupidigia del Borgia e averraggiunto l’obiettivo di avviare il fratello Alessandro verso il soglio pontificio (che poi conquisterà con il nome di Paolo III) decise di sottoporla alla barbara pratica della Damnatio Memoriae, distruggendo tutte le immagini che la raffiguravano. Grazie alla Mezzabarba, Giulia Farnese, ha ripreso corpo squarciando con un sol gesto il velo dell’invisibilità pertornare prepotentemente nella Tuscia, sua terra natale, nei luoghi che la hanno vista prima nella polvere e per poitroneggiare imperitura nei cuori della sua gente. Allieteranno l’incontro le letture di Marilena Satriani e le performance teatrali di Pietro benedetti.

La Torre della Tuscia.

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