Primo caso di Coronavirus tra la polizia penitenziaria, Moretti (Uspp): “Conte, Bonafede e Speranza adottino protocollo di tutela degli agenti”

ROMA – Riceviamo da Uspp e pubblichiamo: “Da quanto appreso dalle agenzie giornalistiche, sembra sia stato accertato un primo caso di contagio di COVID-19 tra gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, un giovane agente che si troverebbe ricoverato nell’Ospedale di Vicenza ed in servizio nella locale Casa Circondariale.
L’U.S.P.P. attraverso il Presidente Giuseppe Moretti, qualora la notizia trovi conferma esprime la
propria preoccupazione “sia per la salute del giovane collega, sia per la salute del personale di
Polizia Penitenziaria, degli altri operatori penitenziari, dei detenuti e di chiunque abbia avuto
contatti con il carcere ritenendo l’allarme solo un motivo per sollecitare tangibili misure di
prevenzione del contagio in un ambiente che per la sua tipologia costringe ad una promiscuità
potenziata da vincoli insuperabili.”
“A questo punto” prosegue Moretti “non basta bloccare i colloqui in carcere tra i detenuti e i propri
familiari, provvedimento pure adottato con il DM approvato nella notte scorsa (come auspicato
dall’USPP) questo non senza il rischio di effetti negativi e possibili proteste se a tale provvedimento
non non seguono misure alternative per il mantenimento dei contatti tra i reclusi e i propri congiunti con mezzi di comunicazione telematica e con implemento delle telefonate, ma bisogna pensare a misure più drastiche soprattutto atte a tutelare la salute degli agenti in servizio e in particolare nei
varchi esterni, nelle traduzioni, nei servizi di piantonamento e in tutte le condizioni di esposizione a rischio contagio, anche azzerando servizi non indispensabili e ponendo il personale nelle condizioni di operare in sicurezza, dotandolo di guanti monouso e mascherine prima possibile, senza lasciare agli stessi operatori l’onere ad esempio di controllare la temperatura a chi accede nelle carceri (come pare verificarsi in molti istituti soprattutto del nord), senza mezzi di tutela della propria salute e senza quella necessaria esperienza in campo medico che tali accertamenti presupporrebbero”.
Il Presidente USPP, tralasciando ogni polemica legata al mancato preventivo ascolto di chi
rappresenta la categoria e nel ritenere indispensabile accellerare ed estendere a tutte le carceri
l’istallazione di tende per il triage esterno ad opera di personale sanitario specializzato di chi accede nelle strutture penitenziarie e l’immediata chiusura delle scuole di formazione, chiede “al Presidente del Consiglio Conte la capillare fornitura di tali strumentazione e materiale DPI per la tutela della salute del personale di ogni ordine e grado, al Ministro della Giustizia Bonafede di far conoscere le iniziative che intende adottare a seguito delle preoccupanti notizie di queste ore e, non per ultimo, al  Ministro della Salute Speranza, come intende intervenire a tutela dell’integrità sanitaria delle forze  dell’ordine con particolare riferimento al personale di Polizia Penitenziaria e non ultimo della popolazione detenuta, insomma al Governo nella sua interezza un protocollo -carceri- che affronti l’emergenza a 360°”.-

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