Private equity, le regioni del Centro Italia sono ancora marginali

Le regioni del Centro Italia sono ancora marginali per i fondi di private equity. Eppure hanno un tessuto di piccole e medie imprese radicato, innovativo e competitivo pari, se non addirittura superiore, a quello lombardo. L’inchiesta, con dati e confronti tra i territori, è uno dei temi del Rapporto Centro in edicola venerdì 28 febbraio con Il Sole 24 Ore in Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise.

Le regioni del Centro attirano insieme solo la metà degli investimenti della Lombardia. L’Emilia-Romagna appena il 10% del totale in Italia, la Toscana e il Lazio il 5%, le Marche il 2%, mentre l’Umbria tra 2018 e metà 2019 non ha registrato alcun accordo. E’ la fotografia realizzata da Ey per Il Sole 24 Ore, accompagnata da una intervista esclusiva a Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi (l’Associazione italiana del private equity, del venture capital e del private debt), nonché alla guida di Assonime (l’associazione fra le società italiane per azioni) e presidente di Confindustria Cultura, che sostiene che sia “finita l’epoca in cui il credito bancario sostituiva il capitale nel ruolo di finanziatore delle attività aziendali”.

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