Procaccini interviene sulla situazione politica nella città di Terracina

TERRACINA- Ecco quanto dichiarato dall’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, in merito alla situazione politica nella città di Terracina. “Ho letto con un certo stupore il resoconto della conferenza stampa svoltasi sabato a Terracina tra Lega Nord, Forza Italia, Sciscione e altri. Mi ha stupito soprattutto il fatto che mi si attendesse malgrado avessi anticipatamente declinato
l’invito, ringraziando. D’altra parte, avevo fatto presente ai rappresentanti della Lega, organizzatori dell’evento, che parteciparvi non sarebbe stato corretto nei confronti degli uomini e delle donne che condividono con Fratelli d’Italia l’Amministrazione della città da diversi anni, pur appartenendo a movimenti civici. Il rispetto delle persone e l’etica del lavoro, non sono per noi una barzelletta da raccontare in campagna elettorale, ma il segreto del piccolo grande successo che ha consentito a Terracina di intraprendere il percorso di risanamento largamente apprezzato sia dai nostri concittadini che dai nostri turisti. Un consenso evidente anche alle ultime elezioni che hanno consentito a me di divenire il primo europarlamentare della storia di Terracina e a Fratelli d’Italia di essere il partito più votato in città. Un risultato che non è solo figlio del crescente apprezzamento per Giorgia Meloni, ma anche di una considerazione positiva del lavoro fatto “sul campo” dai nostri consiglieri ed assessori, indipendentemente dai colori politici.
Per quanto riguarda la nostra posizione, abbiamo spiegato attraverso un comunicato ufficiale di alcuni giorni fa, di essere disponibili a condividere la nuova esperienza amministrativa con altri partiti e movimenti civici, ma senza “buttare a mare” i risultati conseguiti, l’armonia raggiunta, le persone incontrate, i progetti ancora da realizzare per la nostra città.
Aver saputo di una conferenza stampa piena di insulti, volgarità e minacce, non è proprio il miglior viatico per il futuro della nostra città, piuttosto sembra essere la triste riproposizione di un passato dal quale allontanarsi decisamente. Si può andare avanti, insieme e di più, ma non si può andare indietro”.

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