Produzioni estreme, tra tradizione e multifunzionalità in agricoltura

Rieti – “Produzioni estreme, tra tradizione e multifunzionalità in agricoltura”: è stato questo il tema al centro del convegno organizzato dal Presidente della COPAGRI Lazio Guido Colasanti che si è tenuto al Ristorante 1624 di Rieti, alla presenza di importanti relatori e numerosi partecipanti.

Ad aprire i lavori è stato Colasanti il quale, nella sua relazione, ha sottolineato come l’attività agricola abbia bisogno di affrontare tenacemente tutti i temi riguardanti l’innovazione sia in campo tecnico, viste le possibilità offerte dalla I.A., sia in campo economico con le opportunità rappresentate dalle filiere agricole.

Il presidente Copagri Lazio ha ringraziato la Regione Lazio e ARSIAL per il contributo alla promozione del sistema agroalimentare del Lazio e per il patrocinio dell’evento, i comuni di Rieti, Micigliano, Cantalice, Leonessa e le proloco di Lisciano, Lugnano e Cantalice per le rispettive partecipazioni.

Importante, per il futuro dell’agricoltura laziale e nazionale, la presenza degli alunni dell’Istituto Tecnico Agrario di Rieti che hanno mostrato grande interesse, stimolati dalle opportunità offerte dalla scuola. Per la loro partecipazione, il ringraziamento è andato alla Dirigente Scolastica Raffaella Giovannetti, e ai docenti accompagnatori. Preziosa anche la presenza del Centro Carlo Jucci di Rieti Università di Perugia, e dell’azienda agrituristica ‘Le Macchie’ di Castelfranco reatino.

Gli altri interventi hanno visto le considerazione del sindaco di Cantalice Gianluca Leoni che ha illustrato le attività comunali sul territorio di competenza e con particolare riguardo a quello ricadente in prossimità e dentro la riserva ‘Lago Lungo e Ripasottile’.

Anche iIl vice sindaco del comune di Micigliano Edoardo Di Palma, dopo aver rappresentato i saluti del sindaco Emiliano Salvati, ha illustrato le attività che l’amministrazione comunale sta ponendo in essere.

Roberto Angeletti ha spiegato alla platea quali sono le azioni che la Comunità Montana Montepiano reatino sta seguendo, sposando le linee guida di ARSIAL, sia per la tutela della biodiversità del territorio che per la valorizzazione dello stesso.

Interessante la relazione della ASL di Rieti: la dott.ssa Valentina D’Ovidio ha parlato della vigilanza espletata della ASL di Rieti nei confronti del settore zootecnico spiegando come al controllo venga affiancata sempre la disponibilità per eventi formativi e di confronto con gli allevatori e con tutte le categorie interessate.

La produzione di elettricità rinnovabile e le differenze fra i vari tipi di impianto è stato il tema della relazione dell’agronomo Raffaele Sampalmieri, mentre il prof. Nelli si è incentrato sugli aspetti storico-archeologici della via Salaria, tema oltremodo gradito ai presenti che hanno chiedono al presidente Colasanti di vagliare la possibilità di un convegno dedicato esclusivamente agli aspetti storici del territorio reatino.

La settimana è stata intensa di impegni con visite guidate e vendemmia sul Monte Terminillo dove la Cantina Le Macchie si è raccontata: essa nasce con l’idea di sperimentare e innovare in un territorio in cui non ci sono altre realtà vitivinicole. Dopo aver preso confidenza con realtà atipiche per la zona, come il Riesling e il Gewurztraminer è stato scelto di operare sul vigneto sperimentale sull’altopiano di Pian de Rosce. Anche lì aiutati dal riscaldamento globale è stato possibile far fruttificare l’uva con vigneti ad alberello e realizzare la prima bottiglia dal nome “Menage a trois”, perché sono tre le realtà che hanno fruttificato a 1050 metri che sono per il 50% Riesling e il restante suddiviso tra Traminer e Moscato. Bellissimo vino con grande acidità in perfetto equilibrio col territorio da cui viene.

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