Progetti del contratto di fiume Paglia, parla il sindaco di Acquapendente, Ghinassi

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – In merito ai progetti aquesiani inseriti nel contratto di fiume Paglia, la parola passa oggi al Sindaco di Acquapendente Dottor Angelo Ghinassi: “Il Comune di Acquapendente, partner con Proceno, ha concluso la seconda fase di partecipazione e di discussione sul Contratto di Fiume che riguarda la parte laziale del fiume Paglia. Il Contratto di Fiume è uno strumento importante per regolare i progetti e le attività secondo criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale per la riqualificazione e la messa in sicurezza del bacino fluviale. La priorità e il tema portante della sicurezza ha attivato dopo gli eventi disastrosi dell’alluvione del 2012 questo processo partecipato prima in Umbria e poi nel Lazio e in futuro auspichiamo anche a monte nel tratto toscano. Continua per noi ad essere importante avviare un tavolo tecnico con i comuni del tratto umbro (Orvieto, Allerona e Castel Viscardo) e anche con i comuni del tratto toscano (San Casciano dei Bagni, Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, Radicofani) non solo per la individuazione di siti idonei ad interventi di mitigazione delle piene del Paglia ma anche per azioni integrate di tutela attiva, valorizzazione e sviluppo locale e in questa chiave auspichiamo ci aiutino le azioni previste dall’Asse I (Mitigazioni, rischi e manutenzione) di questo piano. Il tema della sicurezza ci dà modo di ripensare la riqualificazione del fiume nelle due direttrici che abbiamo individuato con gli altri due Assi II e III di questo piano. Per l’Asse II “Ambiente, paesaggio e qualità delle acque e agricoltura” per noi è prioritario definire i regolamenti comunali per la tutela degli ambienti ripariali, attivare percorsi di monitoraggio continuativi e dettagliati che coinvolgono le nostre istituzioni locali (Riserva, Museo del fiore, Scuola) con le altre (Arpa, Regione, Università, Talete) anche con il coinvolgimento della cittadinanza con percorsi di Citizen Science, definire aree di maggior tutela ambientale, quali dei proponendi siti natura 2000 e Monumento naturale, ma anche azioni per l’innovazione e il sostegno per una agricoltura sostenibile con la preservazione dal consumo di suolo e l’adozione di strumenti, come un Parco agricolo o progetti del biodistretto che sta per nascere, o azioni di supporto per la prevenzione dei danni. Per l’Asse III “Fruizione, cittadinanza attiva, sviluppo comunità” per noi è prioritario innanzi tutto il processo di restituzione alla “comunità del fiume” dei luoghi un tempo più familiari, per ripensare il nostro rapporto all’interno della Comunità e rendere lei stessa attrice della proposta turistica e di valorizzazione del territorio e dei suoi servizi e prodotti. Molte qui le proposte pensate e condivise che legano i nostri due comuni già uniti dal progetto di recupero della memoria della comunità con l’appena istituito “Ecomuseo Alta Tuscia del Paglia” a cui il presente gruppo di lavoro ha dato un notevole contributo. In particolare questo focus sulla valle del fiume lo pensiamo non solo come un lavoro sulla identità locale ma soprattutto come la base per ripensare il futuro di A cura del Gruppo Tecnico Operativo del Contratto di Fiume Filippo Belisario, Gianluca Forti, Enrico Petrangeli, Endro Martini (Coordinatore) queste comunità in una chiave di sostenibilità che affonda le radici nella storia del proprio territorio. Ecco allora che i diversi portatori di interesse hanno avanzato proposte per ricreare spazi e sentieri per camminare e incontrarsi, pescare, scoprire la natura, per attivare una ciclovia del Paglia e riprogettare un ponte Cahen più resiliente, migliorare tratti e varianti di percorsi slow come la via Francigena e il Sentiero dei Briganti, rivitalizzare antichi mulini, promuovere turismo esperenziale, educativo e cooperativo, reintrodurre colture tradizionali e procedere alla condivisione di “Mappe di comunità”. Tutto questo con l’intento di ricercare la giusta convergenza e compatibilità con l’obiettivo più alto della salvaguardia e riqualificazione del fiume, a trovare vecchi e nuovi modi di fruizione, a collaborare per un maggior controllo ed integrazione delle attività antropiche lungo il fiume e che interagiscono con esso. In ultimo e non ultimo completa il piano la proposta del Parco interregionale che unisce in una gestione unica le sponde e i versanti laziale e umbro rispettivamente della Riserva Naturale “Monte Rufeno” (L.R. n. 66 del 19.09.1983) e dell’Area naturale protetta “Selva di Meana” (L.R. n. 4 del 13.01.2000). Questo progetto di parco unico oltre ad includere le aree di maggior interesse naturalistico del nostro comprensorio a cavallo di più regioni diventa il piano strategico per il rilancio dell’intera area. L’auspicio in tempi di Covid è che si riesca a superare ancora al meglio l’emergenza e recuperare momenti di partecipazione con la possibilità di passeggiate progettanti, dibattiti pubblici e incontri educativi in presenza per vivere insieme e in serenità il nostro fiume e condividere insieme e integrare questo primo Piano d’Azione, importante strumento per avviare le progettazioni future per la nostra comunità e il territorio. Infine un sentito ringraziamento per il lavoro svolto dal Gruppo Tecnico Operativo, composto da Endro Martini, Gianluca Forti, Filippo Belisario e Enrico Petrangeli, con l’augurio che questa seconda importante tappa sia di buon auspicio per la realizzazione di un futuro più ampio processo partecipato. Angelo Ghinassi, Sindaco del Comune di Acquapendente”.

 

 

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