Progetto di nuovo Porto per Crociere a Fiumicino

FIUMICINO – Progetto di nuovo Porto per Crociere a Fiumicino, Legambiente “Giù le mani dalla Costa! Costruire un porto mastodontico per colossali navi da crociera a Fiumicino, alla foce del Tevere, sarebbe disastroso”.

A Fiumicino si è tenuto consiglio comunale con all’ordine del giorno il nuovo progetto per permettere la costruzione di un enorme porto crocieristico alla foce del Tevere e davanti a tutta la costa di Isola Sacra. Legambiente che da sempre ha contrastato il progetto, ha aderito al presidio PORTO PER GRANDI NAVI A FIUMICINO? NO GRAZIE convocato dai “Tavoli del Porto” insieme a CarteinRegola e con Cittadinanzattiva Lazio, Italia Nostra, Lipu Birdlife Italia, Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, Mare Libero di Ostia, VAS.

“Giù le mani dalla costa! Costruire un porto mastodontico per colossali navi da crociera a Fiumicino, alla foce del Tevere, sarebbe disastroso – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio presente al presidio – per un impatto ambientale devastante su mare, fondali e città, per una accelerazione drammatica dell’erosione in tutta la costa della provincia di Roma e per l’altissimo rischio di veder sparire spiagge, balneabilità, biodiversità, green economy e sostenibilità ambientale. Insieme a tutta la cittadinanza e l’associazionismo che si opporrà, faremo il possibile per impedire che questo progetto possa dar vita a un’opera mostruosa. Peraltro l’area dove insisterebbe il porto, è la porzione di territorio a maggior rischio idrogeologico del centro Italia, sulla quale, invece di una enorme cementificazione, ci sarebbe bisogno di uno stop al consumo di suolo e grandi progetti di rinaturalizzazione, soprattutto di fronte a eventi estremi provocati dai mutamenti climatici, sempre più violenti e frequenti che abbiamo scatenato con le emissioni climalteranti che con navi da crociera, da qui non potrebbero che aumentare”. Secondo ISPRA, tutto il territorio di Isola Sacra alla foce del Tevere dove si realizzerebbe il porto, è a massimo rischio alluvioni, luogo dove abitano 24.536 persone in 5.808 edifici e dove insistono 1.273 imprese lavorative.

 

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