di REDAZIONE-
VITERBO- La sindaca di Viterbo, Chiara Frontini e suo marito Fabio Cavini non andranno a processo. La decisione è arrivata ieri, 21 novembre, al termine dell’udienza preliminare presso il tribunale di Viterbo. La giudice per l’udienza preliminare (gup) Fiorella Scarpato ha stabilito il non luogo a procedere per l’accusa di minaccia a corpo politico, dichiarando che “il fatto non sussiste”.
Gli avvocati della sindaca, Roberto e Francesco Massatani, hanno accolto con soddisfazione la decisione, affermando: “Era quello che ci aspettavamo all’esito dell’istruttoria”. Anche Giovanni Labate, difensore di Fabio Cavini, ha commentato: “È andata come era giusto che fosse”, sottolineando che già il rigetto della richiesta di rito immediato avanzata dalla procura dimostrava l’insufficienza degli elementi probatori.
L’episodio al centro dell’indagine risale al 26 settembre 2023, quando Marco Bruzziches, allora consigliere comunale di maggioranza, aveva ospitato una cena nella propria abitazione. Durante la serata, registrò le conversazioni per documentare presunte pressioni subite. Secondo la procura, la cena sarebbe stata organizzata su richiesta della sindaca Frontini per placare il malcontento di Bruzziches riguardo alla gestione delle sue deleghe e prevenire il suo passaggio al gruppo misto.
Dopo un’udienza durata ore, la gup ha stabilito che non vi erano elementi sufficienti per procedere penalmente contro Frontini e Cavini. La decisione chiude il caso, confermando la mancanza di prove per sostenere l’accusa in giudizio.
In aula erano presenti gli avvocati delle parti civili, tra cui Stefano Falcioni per Marco Bruzziches e sua moglie, e Enrico Valentini per la consigliera comunale Letizia Chiatti. La sindaca Frontini, assente per impegni istituzionali a Torino, non ha rilasciato dichiarazioni.