Prosegue con successo l’avventura editoriale di “Isola Martana”, il libro di Patrizia Rocchetti (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- Può un libro cambiare la storia? Non sappiamo se “Isola Martana”, il libro della viterbese Patrizia Rocchetti, scritto per la collana “Scrigni di storia” – patrocinata dalla Fondazione Carivit – per i tipi di Della Rocca editore, potrà cambiare la storia ma è certo che la storia è passata sull’Isola Martana come è certo che questo libro ha risvegliato l’interesse della politica, della cultura e dei lettori per uno dei maggiori gioielli storico-ambientali della Tuscia, sino ad ora rimasto un po’ in disparte rispetto alle rotte turistiche e storiografiche nazionali e internazionali, a vantaggio di una ristretta élite di amatori, studiosi e appassionati.
Dopo la presentazione all’isola Martana a settembre, alla presenza delle autorità religiose, civili e militari della Provincia e a tanti amici, e nella sede della Fondazione Carivit del 7 novembre scorso, il terzo atto di questa bella storia viterbese è andato in scena la mattina di sabato 9 novembre all’auditorium comunale di Bolsena, con il patrocinio del comune di Bolsena, davanti a un panel d’eccezione: gli ambasciatori di Costa Rica, Nicaragua, Colombia e Honduras, il sindaco Andrea Di Sorte e l’assessore alla cultura Raffaella Bruti in rappresentanza del comune di Bolsena, il presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti, lo storico Enrico Fucini e il filologo Lorenzo Abbate.
L’incontro è stato organizzato dall’assessore all’Associazionismo Claudia De Vincentiis.
Presenti, fra gli altri, Giovanni e Ciro Cozzolino, Manuel Ruggeri, Marco Zanardi, Stefano Corbianco, Giulio Della Rocca e don Roberto, che ha affrontato, con la simpatia e la competenza che lo contraddistinguono, gli aspetti religiosi e la storia delle Sante “legate” al lago di Bolsena.
Dopo l’accoglienza, elegantemente disimpegnata dal sindaco Di Sorte, sono seguiti gli interventi degli illustri ospiti e dell’autrice che ha illustrato il prezioso volume.
Una giornata e un’organizzazione perfette: sala gremita, pubblico attento e partecipe, in una location incantevole e ricca di storia.
Tutti incantati dell’accoglienza, dalla competenza dei relatori e dalla bellezza del luogo. Gli Ambasciatori hanno avuto l’occasione di visitare il palazzo comunale e Bolsena, da cui il lago prende il nome, antico borgo medievale famoso per la Rocca Monaldeschi, ma anche la Collegiata di Santa Cristina e il miracolo eucaristico. Una perla della Tuscia, luminosa, pulita, curata da una giovane e dinamica giunta comunale. Il sindaco Di Sorte, durante la visita degli illustri ospiti, ha annunciato:” Stiamo riscoprendo nel lago di Bolsena un sito archeologico risalente all’età del Bronzo: il sito del Gran Carro.”
La giornata è proseguita con il rito italico di un pranzo a base di prodotti locali, sulle rive del lago e la visita guidata alla rocca Monaldeschi della Cervara, che ospita il Museo territoriale del lago di Bolsena. L’esposizione museale è distribuita su tre piani. Ottima e dettagliata la presentazione della guida, Marco Zanardi, che ha accompagnato i presenti fra le meraviglie storiche della rocca. Uno splendido tramonto sulle isole adagiate nel lago, dai mille riflessi, ha salutato, dall’alto della balconata, gli Ambasciatori, Patrizia Rocchetti e i suoi ospiti. La cultura unisce, promuove il territorio, crea legami internazionali, arricchisce e apre la mente a nuovi orizzonti.La conoscenza della storia del nostro territorio è fondamentale anche per i giovani, che sono un ponte fra passato e futuro, nel cammino verso la pace.

 

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