Protesta degli agricoltori: trattori a Roma per “Salvare l’Agricoltura”

di REDAZIONE-

VITERBO – La protesta dei trattori, che ha preso il via nella Tuscia, ha fatto tappa a Roma, precisamente in un terreno privato sulla Nomentana, da ieri. Centinaia di agricoltori si sono riuniti con un unico obiettivo: “salvare l’agricoltura”. Gli slogan riempiono l’aria, sia intonati a voce che scritti su lenzuola e cartelloni appesi agli enormi mezzi. “Senza agricoltura niente cibo e niente futuro” è uno dei messaggi più evidenti.

La protesta ha visto la partecipazione di decine di trattori provenienti anche dalla provincia di Viterbo, dove il movimento è in corso dal 22 gennaio. La marcia è partita da Vetralla, attraversando diverse città tra cui Capranica, Sutri, Monterosi e Campagnano, per poi giungere a Roma attorno alle 16, dopo un raduno alla Botte. Gli agricoltori hanno trascorso la notte nel campo privato sulla Nomentana.

Per la giornata odierna è previsto l’arrivo di altri mezzi agricoli, circa una cinquantina dalla provincia di Viterbo e dalla bassa Maremma, che si uniranno alla protesta già in corso. Inoltre, secondo indiscrezioni, venerdì è prevista una grande manifestazione a Roma, con un corteo sul Grande Raccordo Anulare. Si tratta di una protesta nazionale, per la quale sono stati organizzati incontri tra gli organizzatori, la prefettura e la questura.

Il portavoce del coordinamento nazionale Riscatto Agricolo, Salvatore Fais, ha dichiarato che la protesta non è contro il governo, ma contro l’Unione Europea, accusata di schiacciare il settore agricolo. Fais ha espresso la speranza che il governo si schieri al loro fianco e che le problematiche vengano portate in Europa.

Le nuove politiche della Politica Agricola Comune (PAC) sono state criticate come sfavorevoli per il settore agricolo italiano, favorendo multinazionali a discapito degli agricoltori locali. Si ribadisce la necessità di difendere l’identità agricola italiana e i prodotti di eccellenza del paese a tutti i costi.

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