Provincia di Viterbo: battaglia legale contro la scelta dei siti per le scorie nucleari

di REDAZIONE-

VITERBO- Il presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, ha annunciato con determinazione l’intenzione di promuovere un ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) contro la carta dei siti idonei emanata da Sogin, l’azienda responsabile della gestione dei rifiuti nucleari in Italia. Questa mossa è stata confermata dopo il via libera ottenuto dai legali dell’ente di Palazzo Gentili.

Il ricorso della Provincia si concentrerà sulla Cnai, la carta nazionale delle aree idonee, che ha individuato ben 21 siti viterbesi destinati ad accogliere il deposito nazionale di scorie nucleari. Romoli ha sottolineato che il ricorso sarà supportato da una serie di azioni legali parallele. I comuni il cui territorio non è influenzato dalla scelta di Sogin interverranno nel ricorso della Provincia, mentre quelli già menzionati nella Cnai procederanno con un ricorso autonomo. Se tutti i comuni della Tuscia aderissero all’azione della Provincia, si potrebbero avviare una trentina di ricorsi, ai quali si aggiungerebbero quelli dei paesi inclusi nelle 21 aree individuate da Sogin.

Romoli ha concluso facendo riferimento a un elemento di novità emerso con l’autocandidatura di Trino Vercellese, un comune precedentemente escluso dalla Cnai nonostante ospiti già un impianto di smaltimento di scorie. Indipendentemente da questa dinamica, il presidente ha affermato che la Provincia persevererà nella sua battaglia contro la scelta dei siti proposti da Sogin.

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