Provincia, Somigli (Uil): “Supplenti delle scuole statali pagati sempre in ritardo. Una storia che deve finire”

VITERBO – “Supplenti delle scuole statali pagati sempre in ritardo, una storia che deve assolutamente finire”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.

“Supplenti brevi e saltuari – ha detto Somigli – che lavorano da mesi e a causa di una macchina burocratica affatto ottimale sono costretti ad attendere per molto tempo lo stipendio. In questi giorni il ministero dell’istruzione ha reso noto, finalmente, che l’emissione speciale per il pagamento degli stipendi che riguarda migliaia di supplenti brevi in servizio presso le scuole statali, in base alle rate del proprio contratto che sono state autorizzate, verrà erogata nel mese di dicembre. Un’assurdità”.
“Non è ammissibile sentire – prosegue Somigli – che docenti e personale Ata che prestano regolarmente e rigorosamente tutti i giorni il loro servizio in qualità di dipendenti della pubblica amministrazione non ricevano uno stipendio continuativo mese dopo mese come succede ai loro colleghi con contratto al 30 giugno o 31 agosto. Tutto questo solo perché hanno la ’colpa’ di avere un contratto in qualità di supplenti brevi e saltuari. Lo stato ci chiede a noi cittadini di essere puntuali nei nostri obblighi e doveri di legge nel pagare le tasse, e quando ció non avviene, incorriamo in sanzioni. Ma che cosa succede quando lo stato non assolve alla propria funzione e, ad esempio, non e’ puntuale nei nostri confronti? Non succede nulla”.
“Una situazione inammissibile – aggiunge la segretaria generale della Uil scuola Viterbo – migliaia di lavoratori precari che operano nella scuola, con regolarità e puntualità, devono far fronte a fine mese ad un caro vita sempre piu’ elevato, insostenibile, con stipendi non adeguati al potere di acquisto. Risultato: il ministero non adempie ai propri obblighi in qualità di datore di lavoro”.
“Chiediamo, per l’ennesima volta – conclude Silvia Somigli – di risolvere questa situazione spiacevole ed indecorosa in maniera definitiva per il nuovo anno, affinché anche i supplenti brevi abbiano la considerazione che meritano da un punto di vista professionale e della loro dignità”.
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