Pugnaloni: il Gruppo Via del Fiore

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Nell’ambito della rubrica Pugnaloni vi è la presentazione del Gruppo Via del Fiore. Alle Scuole Elementari costruiscono i minipugnaloni. E le maestre si accorgono subito che i fratelli Paolo e Giacomo Marziali sono portatissimi nel disegno. Crescono, e nel 1993 formano la Prima Equipe, scegliendo i coloro bianco-blu-giallo. Paolo con la collaborazione del fratello è il loro bozzettista-Pugnalone e le soddisfazioni non tardano ad arrivare. Tre i successi. Il primo nel 2008, ecco la relazione “L’aspetto delle cose varia in funzione dei punti di vista da cui si guarda, si osserva. Dall’interno di questa cornice che le fa da contorno, riconosci la nostra Piazza, da sempre luogo eterno e immutabile del paese. La fissi un attimo e non vi trovi niente di diverso…Se la guardi però dal di fuori, non puoi non notare come la mano di una presenza rinfrancatrice le doni quella luce e quel senso di serenità altrimenti assente…E’ un po’ come accade nella nostra vita, vincolati ai nostri punti di vista rimaniamo sempre uguali a noi stessi e il nostro cammino diventa piatto e monotono. Se invece noi sapessimo comprendere e scorgere la presenza di Maria in tutto ciò che facciamo, negli ambiti in cui ci relazioniamo nei luoghi abituali della nostra vita, di certo ci apparirebbe più leggero e luminoso, non meno di questi fiori che qui avvolgono la nostra Piazza”. Undici anni dopo il secondo. Questa la relazione prima dell’avvento della pandemia “Nel grembo di un’antica chiesa tra mura ed immagini sbiadite dal tempo un’ancestrale chiamata mi condusse al cospetto di un’imponente vetrata, dove la Vergine Maria offriva doni all’umanità. Fu così che la mia attenzione si pose sull’offerta che teneva tra le mani. Alla vista di tale meraviglia, tutto mi apparve vero. Abbandonai il mio animo ad un sospiro nuovo…Fui accarezzato dagli stessi doni che ad Acquapendente divennero bandiera contro il Tiranno. E sul colle, la torre, testimone attenta, ne va fiera, ammirando il Miracolo ad ogni primavera a ricordar la Signora del Cielo ove si posò tra i rami del ciliegio a rifiorir la pace in ogni cuore”. E lo scorso anno il terzo con la relazione “Occhi d’infinito che fissano il bianco infinito che le generò. Come petali d’amore, volino i tuoi sogni altrove verso nuovi orizzonti di pace. Siamo seme di vita e sguardo riflesso di speranza. Stringili tra le mani più che puoi e se lo vuoi, domani, saremo ancora noi Liberi”. Un secondo posto nel 2013 relazione “Se ci fissiamo ostinatamente su un solo modo di vedere le cose rischiamo di perdere di vista l’insieme. Ed è l’insieme che riscatta il particolare. E’ il popolo che ha sconfitto il tiranno.E’ il Gruppo che esalterà la festa. E tu capisci che può succedere di tutto, che possono passare vent’anni o mille, puoi lottare, litigare, gioire, arrabbiarti amare, combattere, ribellarti, tradire, innamorarti, perdere, cadere. Rialzarti, morire, sognare, ma quell’amore quell’unico grande amore sarà sempre lì, più forte di tutto. Oggi Raccontiamo la nostra storia, la storia forse più bella per non aquesiani, quella dei nostri padri e delle loro gesta e la riviviamo ancora, come ogni anno in questo mosaico di ricordi. Ti toglie il respiro, ti parla di libertà, ti parla d’amore”. Due i terzi posti nel 2012 questa la relazione “Voci stonate nella piazza, l’aria festosa, il senso forte della tradizione, ondate giocose di ragazzini riecheggiano in me come un passato ricordo in bianco e nero. Dal cielo il Tuo sorriso, come la luce calda del sole, scende e colora con un abbraccio il mio paese. E’ un respiro d’aria nuova ! Apro gli occhi e sento già che la stagione mia ritrova un soffio caldo…Un sogno caldo di LIBERTA’”. E due anni dopo “Il mio spirito si è fatto pittore e ha ritratto la Tua bellezza nella tela del mio cuore ridestando un arido corpo che ne è ora, la cornice che lo racchiude. Questo miracoloso spettacolo traspare tra le bianche fronde fiorite di quell’albero, cosicchè la Tua presenza, le ombre illumina ed il passato dipinge di una nuova luce.”. Ben cinque i quarti posti: 1993, 2000 , la relazione afferma “Non c’è stata gioia in questo giorno, non c’è stata pace in questo giorno, hanno pianto in tanti, sono morti tanti in questo giorno. Oggi ho lottato, ho combattuto, ho pianto, ho sofferto anche io, per questa impossibile libertà. Ma ora sono stanco, ora voglio addormentarmi nel tuo abbraccio o Maria e sognare che domani quell’albero secco tutti lo vedranno fiorire e la nostra libertà irromperà come l’amore dopo un bacio dato da chi mi ama”, 2002 (relazione “Il mio corpo muore…vinto dalla brutale oppressione del male, straziato dalla sorprendente e senza fine indifferenza e crudeltà dell’umanità, imprigionato in questi freddi e rigidi schemi di una società nella quale non ha più spazio…Ma la mia anima, per Miracolo staccatisi da ogni sterile materialismo terreno, desiderosa di libertà, di amore, di cambiamento tende soavemente ad un fiore…segno di una nuova vita in mezzo all’asprezza di un albero oramai secco”. Cinque anni dopo “Il male che pervade questo nostro tempo è anche frutto della condotta dell’uomo. Ognuno di noi, egoisticamente, ha chiuso il suo cuore in una rocca inespugnabile allontanando da se ogni forma di coinvolgimento che implica lotta e sacrificio. Per questo è necessario far uscire il male aprendo la porta del nostro “io” che da tronco secco e arido si trasforma in un inno alla gioia, alla vita, all’amore” e nel 2010 “Credevo di essere solo nella mia sofferenza, abbandonato alle mie difficoltà. Invece ora so che quella goccia, quella sola goccia che Tu Maria hai messo fra le mie mani, è il segno di una nuova vita e della Tua presenza. Così anche le nostre lacrime, sia esse di gioia, di dolore, di fatica, raccolte dalle Tue amorevoli mani, cadranno come pioggia limpida e saranno linfa di ritrovata speranza per una nuova civiltà”. Quattro i quinti posti : 2001 (relazione “si sono proprio io, non mi vedi ! Avvicinati, toccami, non tenere. Questo, tu credevi ormai un albero secco è rifiorito, questo che tu credevi un legno privo di linfa, ora rivive. Così anche dentro di te si estingue quel senso di sottomissione e “sofferenza” e sboccia il desiderio di libertà. Vedi anche il sole, fonte di luce e di vita, oscurato dal male, torna a rispendere”. Cinque anni dopo “Dell’uomo prigioniero, del malvagio che ero non rimane che questo semplice corpo. Ora invece la mia anima esplode in un turbinio di fiori e la mia vita finalmente si ricolora di nuova speranza”, 2009 (relazione “Spesso ci guardiamo intorno ed abbiamo la sensazione di essere circondati da fredde pareti di ricordi e storie che abbiamo già vissuto. Ci sentiamo come soffocati da elementi meramente decorativi siamo stanchi, abbattuti…ma decidiamo di alzare gli occhi verso l’alto dove un grande chiarire ci mostra la nostra casa, più su ancora scorgiamo l’abbraccio caldo della Madre, il suo sorriso felice, vediamo sventolare bandiere di pace, il nostro cuore rifiorisce…”Veniamo di nuovo illuminati dalla luce di questo miracolo”, 2015 (relazione “Inno lodi mattutine: L’aurora inonda il cielo di una festa di luce, e riveste la terra di meraviglia nuova. Emerge dal caos infinito un iride di pace. Il tuo volto gia trasfigura le tenebre opache del male. Sigillo d’eterna vittoria risvegli in noi la speranza, così nel giorno ultimo l’umanità in attesa alzi i capo e contempli, libera, l’immensità del tuo amore”. Tre i sesti posti: 1996, 2011 la relazione “L’opprimente peso delle tue responsabilità, delle tue malvagità, come un fardello grava su di te. Quel senso di vuoto, che inesorabile accompagna la tua esistenza, come se non fossi parte di un tutto, ti hanno condotto ad uno stato mortifero di incoscienza etica e civile. Rialza la tua testa, scova dentro la tua anima, scuoti la tua coscienza uomo. Non ci sarà una nemesi purificatrice fin quando non ritroverai il vero senso della vita in tutta la sua pienezza. Solo allora, esploderà la trasparente unicità del tutto, la limpida bellezza del tuo essere vivo tra i vivi, uomo tra gli uomini”, 2017 “ Diario di bordo. Giorno 10445 – 3 Aprile “…ho quasi 30 anni ma non ho ancora capito molto della vita. Come ogni mattina mi alzo spossato e confuso, in baia degli eventi finisco per non perdere l’equilibrio come in una nave sui mari in burrasca… forse non mi manca nulla, forse non ho mai dovuto sudarmi niente, questo mi destabilizza; i giorni trascorrono imperterriti, uguali ed io …ho bisogno di credere in qualcosa…Giorno 1-8 Aprile …ieri il mio tredicesimo compleanno, i miei genitori, prima di imbarcarmi e darmi l’addio mia hanno lasciato una maglia usata di un calciatore. Nel nostro villaggio ero il ragazzo più fortunato perché quando davamo calci a quella palla di stoffa ero l’unico che gli somigliava…e un giorno vorrei averne una mia…Giorno 1-15 Maggio 1166 “quando iniziammo a perdere la speranza si ebbero alcuni segnali positivi; furono avvistati diversi oggetti fra cui un giunco, un bastone ed un fiore fresco che un marinaio pescò in mare…soltanto la vicinanza della terra emersa, la nuova terra, poteva giustificare questi ritrovamenti. Giorno 42-9 Maggio 2017… non è dolce naufragare in questo mare, chi non sa nuotare affoga viene lasciato indietro…le acque in tempesta stanno rendendo il viaggio difficile, impossibile, …Siamo sempre più convinti che un mondo nuovo non è auspicabile ma necessario. Giorno 54 – 21 Maggio 2017 “Vedo fiorire qualcosa di diverso, di completamente nuovo, lo sento anche dentro di me, e non può essere un illusione….no, non può esserlo ! Ora la libertà”. Hanno fatto la storia del team capigruppo del calibro di Francesco Campana, Alfredo Dionisi, Riccardo Crisanti, Ettore Burchielli.

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