“Quanto vale il futuro?”, più Servizio Civile per investire nei giovani e nel bene comune

Da più di 50 anni il Servizio Civile offre il suo prezioso contributo al radicamento dei principi costituzionali e alla costruzione della pace positiva, impegnando i giovani all’interno di interventi finalizzati alla tutela del bene comune, alla protezione e al sostegno delle persone fragili, alla tutela dei beni ambientali e del patrimonio storico e artistico, all’educazione, alla promozione dei Diritti Umani e alla cooperazione tra i popoli.

E’, inoltre, una delle poche politiche di partecipazione giovanile, una palestra di cittadinanza e un’opportunità formativa unica per i giovani, che fonda il processo di apprendimento sull’esperienza, che forma giovani cittadini capaci di assumersi responsabilità e di impegnarsi per le comunità, favorendo l’acquisizione di competenze civiche, sociali e professionali spendibili anche nei percorsi futuri, di vita e di lavoro.
In una situazione sempre più complessa a livello nazionale e internazionale, di sfilacciamento delle nostre comunità, di emergenze, di tensione sociale, investire nel servizio civile significa investire in un’esperienza che contribuisce al benessere di tutti e di tutte, all’inclusione, al contrasto alla violenza, alla coesione sociale delle comunità.
Se credere nel futuro significa non perdere la capacità di sognare e di progettare, allora noi ricordiamo al Governo e a tutti i cittadini e cittadine, che esiste uno strumento che investe con fiducia nei giovani e offre loro la possibilità di sognare e di realizzare un cambiamento. E questo strumento è il Servizio Civile.
Dopo un triennio che, grazie ai fondi del PNRR, ha permesso di far crescere il sistema e finanziare mediamente 60.000 posizioni l’anno, il servizio civile cade nuovamente in una situazione di precarietà e incertezza. Ad oggi sono 20.000 i giovani che potranno intraprendere questa esperienza con il bando che uscirà nel 2024, appena 35.000 per il 2025 e 2026.
Chiediamo, quindi, al Governo di investire davvero nel futuro, nei giovani e nelle comunità, garantendo ulteriori 280 milioni per il 2024, per avviare 60.000 giovani all’anno in Italia e 1500 all’estero, e risorse per gli anni successivi che garantiscano annualmente l’avvio di almeno 60.000 giovani in Italia e 1500 all’estero, quantificabili in circa 480 milioni, con l’obiettivo di renderlo davvero universale e quindi offrire a tutti i giovani l’opportunità di impegnarsi per la propria comunità e il bene comune.

Ricordiamo, infine, che ogni euro investito nel servizio civile produce relazioni, crescita e riduzione delle diseguaglianze. Il Governo e il Parlamento agiscano per il futuro delle collettività, dei giovani, del bene comune!

Reti promotrici della Campagna:
Rappresentanza nazionale degli operatori volontari, CNESC- Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile, CSEV- Coordinamento Spontaneo Enti e Volontari di Servizio Civile del Veneto, CSVnet- associazione Centri di Servizio per il Volontariato, Forum Nazionale del Servizio Civile

Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE