Questura di Viterbo sempre in prima linea contro la violenza di genere

VITERBO -La Questura di Viterbo, dando seguito al dettato dalla Legge n. 69/2019 (Codice Rosso) ed alle disposizioni della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in materia di “Violenza di genere – Nuove Prassi Operative” ha promosso la sottoscrizione di un nuovo protocollo “ZEUS” con il Centro per gli Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici di Viterbo al fine di contrastare e prevenire il fenomeno della violenza domestica e di genere attraverso l’accoglienza e la costruzione di percorsi personalizzati.
A supporto dell’efficacia del provvedimento di Ammonimento emesso dal Questore, grazie ad iniziative come il “Protocollo Zeus”, è possibile occuparsi anche dell’uomo maltrattante; le donne vanno difese anche occupandosi degli uomini prima che sia troppo tardi.
Nella mattinata odierna il Questore di Viterbo dott. Giancarlo Sant’Elia ha sottoscritto con il Presidente del Centro Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici di Viterbo dott. Marcello Cevoli il protocollo d’intesa con la finalità di contrastare il fenomeno della violenza domestica e di genere agendo direttamente nei confronti dei soggetti maltrattanti, offrendo loro mirati percorsi di recupero.
In tale ottica, nell’ambito del precedente protocollo Zeus siglato con l’associazione “Emotional Training Center” (ETC), personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Viterbo ha avviato, per la prima volta in questa provincia, un percorso virtuoso che ha visto uno stalker, già ammonito dal Questore per pregressi atti persecutori perpetrati in danno della ex moglie, incontrare uno specialista comportamentale e disegnare insieme un progetto di recupero dei comportamenti violenti.

L’iniziativa permetterà allo stalker ammonito di rivolgersi ad uno psicologo di settore, facendolo incontrare immediatamente, già durante le fasi di notifica del provvedimento questorile, con un professionista del comportamento che lo condurrà, secondo un percorso gratuito e volontario di recupero, verso condotte non più patologiche.
Qualora l’associazione “ETC” certificasse l’avvenuto e positivo completamento del percorso di recupero da parte dello stalker, il Questore potrebbe, valutando anche un insieme di altri parametri, rivedere il provvedimento di ammonimento fino alla sua revoca.

 

 

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