Quintana di Ascoli, Oipa: “Ferito cavallo, basta palii e quintane”

Comparotto: «Palii e Quintane competizioni anacronistiche e rischiose. La tradizione non vale la vita di un essere senziente».

Palii e Quintane sono manifestazioni pericolose, anche per fantini e cavalieri, che mettono in secondo piano i diritti degli animali. È il commento dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) dopo l’incidente di oggi alla Quintana di Ascoli Piceno.

Durante lo svolgimento della seconda tornata il cavaliere del sestiere della Piazzarola nell’affrontare una curva ha perso il controllo del cavallo ed è caduto.
A quanto si apprende, l’uomo è finito all’ospedale e il povero cavallo in un centro veterinario di Teramo.

«È ora di voltare pagina: siamo nel XXI secolo e ancora dobbiamo assistere a questi spettacoli anacronistici che mettono a repentaglio vite umane e animali», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Questi tornei sono competizioni anacronistiche talvolta fatali per gli animali. Per questo motivo, da sempre, ne auspichiamo l’abolizione. La tradizione non vale la vita di un essere vivente».

Come per il Palio di Siena, l’Oipa chiede l’abolizione di ogni Torneo, Giostra, Quintana che faccia gareggiare cavalli: troppi i cavalli morti e infortunati per queste competizioni. La tradizione non vale la vita di un essere senziente: si trovino modi alternativi per le rievocazioni, e che siano rispettosi degli animali, ora tutelati anche dall’articolo 9 della Costituzione.

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