Recital “La favola di Platero” nella chiesa di San Pellegrino

VITERBO- Recital a conclusione del GUITAR FESTIVAL di Viterbo, dopo il successo al Festival di Musica Classica a Bagnoregio, LA FAVOLA DI PLATERO di nuovo a Viterbo. Il recital si intitola: “La Favola di Platero”. Chitarrista Andrea Pascucci. Narratore Pietro Benedetti. Si terrà presso la chiesa di San Pellegrino, Viterbo alle ore 21.15. Ingresso gratuito. Green pass obbligatorio.
Il concerto si basa sull’esecuzione di brani tratti dall’Op. 190 “Platero y yo” per chitarra e narratore del compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (1895- 1968), su testi tratti dal poema in prosa “Platero y yo” del premio Nobel per la letteratura 1956 Juan Ramon Jimenez (1881 – 1958).
Platero y yo di M.C.T. è formato da ventotto brani divisi in quattro volumi selezionati dai centotrentotto capitoli che compongono l’omonimo poema in prosa del poeta andaluso J.R.J. Ognuno di questi brani porta il nome del capitolo scelto dal compositore, nella sua lingua originale, lo spagnolo ed in inglese, come anche i testi riportati tra i righi musicali. La nostra scelta è stata quella di utilizzare il testo tradotto in italiano, nella traduzione di Carlo Bo per la Casa Editrice Passigli di “Platero e io”.
I brani all’interno dei quattro volumi sono stati numerati da M.C.T. e non seguono alcuna consequenzialità di tipo musicale o poetico-narrativa. Quest’opera, viste le dimensioni, non è eseguibile nella sua interezza nell’ambito di una esecuzione dal vivo, diventa quindi indispensabile una cernita dei brani da parte degli interpreti. Abbiamo scelto quindi i dieci brani del nostro programma sulla base della creazione di un filo narrativo che rappresenti una sintesi della narrazione nel suo complesso, aggiungendo due momenti di sola prosa particolarmente rappresentativi della poetica dell’opera di Jimenez.
L’opera narra, in accezione bucolica e favolesca, della vita di un asinello argentato (Platero) e del suo rapporto d’amicizia con il poeta, il tutto immerso nel paesaggio naturale delle campagne di un piccolo paesino andaluso: Moguer.
“È un libro dolcissimo, pieno di colori e di luci, un’elegia leggiera, che narra la storia dell’amicizia, della solidarietà fra l’uomo e l’animale, compagni di viaggi, scorrerie, ricordi, riflessioni; una favola, …”
Il compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco ha composto i 28 brani dell’Op. 190 creando un connubio tra musica e poesia, utilizzando la musica descrittiva per sostenere il testo poetico, costruendo la cornice musicale di quello che possiamo definire un melologo.
Allo stesso tempo quest’opera appartiene al genere descrittivo della musica a programma; il testo poetico, ovvero il programma, è sostenuto dalla chitarra che commenta, risponde, propone e accompagna la narrazione.

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE