Reddito cittadinanza: Confael, Meglio destinare quelle risorse per riqualificare i lavoratori meno appetibili

ROMA- “Un sindacato vero deve battersi per assicurare un impiego alle persone che possono lavorare”. Domenico Marrella, Segretario generale della Confael, interviene nella polemica relativa alla cancellazione del Reddito di Cittadinanza. “Bisogna puntare – dice il leader sindacale – a riqualificare quei soggetti che al momento non hanno delle competenze adeguate. Sarebbe meglio quindi impiegare le risorse del Reddito di Cittadinanza per aiutare delle categorie determinate – come ad esempio i 50-60enni che hanno meno chance – a rientrare nel mercato del lavoro. O per sostenere delle misure per i giovani, che fanno fatica a trovare delle opportunità”.

“Ciò non toglie – sottolinea Marrella – che lo Stato debba stare vicino a chi ha bisogno. Quindi è innegabile che il reddito di cittadinanza o un sostegno analogo vadano riconosciuti ai soggetti fragili, come chi ha figli o familiari non autosufficienti o ai soggetti in difficoltà”.

La Confael però ribadisce la propria contrarietà a qualunque forma di sostegno riconosciuta in maniera indiscriminata: “dare ogni volta il sussidio, il bonus, l’aiutino non fa altro che alimentare disparità e polemiche” conclude Marrella.

 

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