Referente unità speciali Asl Viterbo: ‘Angeli’ contro il virus “Evitate ospedalizzazioni e intasamento in pronto soccorso”

VITERBO- “Li chiamo i miei Covid’s Angels. Entrano nelle case di pazienti impauriti e prestano subito assistenza e continuano a seguirli nel tempo”. Cosi’ Roberto Monarca, medico e referente dei team UsCovid creati dalla Asl di Viterbo e operativi da ottobre per l’assistenza domiciliare dei pazienti colpiti dal Coronavirus.
Dottor Monarca, molti di questi ragazzi sono alla loro prima esperienza, come sta andando? “Sono molto determinati e preparati, sono i miei ‘Covid’s Angels’ perché visitano in modo tempestivo i pazienti, entrando nelle loro abitazioni su chiamata, e li rassicurano. Ricordiamo che molti di questi pazienti hanno paura di un peggioramento repentino della malattia e di finire in ospedale senza poter rivedere i propri cari, hanno paura di morire. Il lavoro del team non finisce qui: danno ai pazienti anche dei saturimetri con cui continuiamo a monitorarli a distanza, per intervenire a domicilio nel caso di un aggravamento. Di oltre 1.200 interventi fatti, poco meno del 4% dei casi hanno richiesto una ospedalizzazione, quindi riusciamo a mantenere i pazienti al proprio domicilio, senza intasamento del pronto soccorso e con un’assistenza adeguata”.

Gli ‘angeli’ della Asl Viterbo: prossimità e tempestività cure
“Molte persone si sentono abbandonate e temono decorso malattia”

Prossimità e tempestività: queste sono le parole chiave con cui operano i giovani medici e infermieri che fanno parte del team UsCovid messo in campo dall’Asl di Viterbo per far fronte all’assistenza domiciliare dei pazienti affetti dalla Covid-19. “Ci occupavamo di fare tamponi e sierologici con le unita’ speciali Uscar della Regione Lazio. Con l’UsCovid, invece, ci occupiamo dell’aspetto domiciliare dell’assistenza al paziente, non solo dal punto di vista sanitario ma anche di supporto personale, anche perche’ sono persone che si sentono malate e abbandonate, senza l’assistenza del proprio medico in casa, come prevede la normativa” spiega Simone Meschini, medico che fa parte della squadra UsCovid.
“La prontezza è la prima cosa: appena arriva la richiesta andiamo subito a domicilio- racconta Francesca Petti, infermiera nel team UsCovid- In questo modo rassicuriamo subito il paziente e verifichiamo l’assistenza sanitaria da prestare. Torniamo anche a domicilio se serve, riuscendo così ad evitare che la persona si rechi in ospedale perché spaventata dal decorso della malattia”.

Agenzia Dire

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