Regina Coeli, telefonini e droga in carcere

ROMA – Proprio ieri USPP Lazio ha scritto nuovamente al Provveditore regionale delle difficoltà in cui versa il carcere di Regina Coeli con un sovraffollamento oltre il 160% e una carenza di personale del 45%, veniamo a sapere che in queste ultimi giorni sarebbero stati rinvenuti telefonini e stupefacenti all’interno di un reparto detentivo, grazie alle attività svolte da parte dello stesso personale operante in tale settore.

Un carcere con tanti di quei problemi, che avrebbe necessità di attenzione e interventi opportuni, dove la sesta branda e diventata un’abitudine ordinaria e l’unica cosa che interessa e sistemare le proprie esigenze come avviene al Provveditorato regionale con continui distacchi di unità dagli istituti penitenziari ai loro uffici.

Allo stesso tempo ci congratuliamo con il personale di Polizia penitenziaria per la continuità di prevenzione che metti in atto con professionalità e dedizione diversamente da un Amministrazione troppo attenta ad altre questioni che aumentano i carichi di lavoro e le difficoltà alla Polizia Penitenziaria. Basti pensare che, pur essendoci una lavanderia a Regina Coeli l’Amministrazione ha disposto che ogni 15 giorni le lenzuola possono entrare e uscire attraverso i familiari previo controlli degli stessi anche quelli sporchi per centinaia di casi, aumentando il lavoro di chi si occupa di tale servizio, che settimanalmente controlla oltre 300 pacchi in entrata: una follia, la quale abbiamo chiesto un intervento al Provveditore ma crediamo che non porterà a nulla.

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