di REDAZIONE-
Il governo regionale del Friuli Venezia Giulia resta in mano al centrodestra. Alle elezioni regionali di domenica 4 aprile, il governatore uscente Massimiliano Fedriga è stato riconfermato con il 64% dei voti, sconfiggendo il suo avversario del Pd-M5S, Nassimo Moretuzzo, fermo al 29%.
La vittoria è stata subito celebrata da Fedriga, che ha dichiarato: “È un onore essere stato rieletto”. La premier Giorgia Meloni ha fatto i complimenti al governatore, sostenendo che la sua riconferma premia “il modello amministrativo e il buongoverno del centrodestra” e sprona a fare sempre meglio.
I risultati delle elezioni hanno mostrato che l’affermazione di Fratelli d’Italia, che aveva sperato in un possibile sorpasso, è stata meno esaltante di quanto previsto: la lista si è fermata al 18% dei voti. Al primo posto si piazza invece la Lega, con il 19% dei voti (considerando però che mancano ancora i dati di alcune sezioni), seguita dalla lista di Fedriga al 17% e dal Pd al 16,7%.
Nonostante i numeri del centrosinistra siano stati in linea con le aspettative, la vittoria schiacciante di Fedriga getta un’ombra sulla possibilità del centrosinistra di riconquistare la regione. Tuttavia, la buona notizia per il Pd è che i risultati non hanno fatto emergere la frammentazione che era stata temuta: il partito è riuscito a mantenere un buon risultato e a superare il 10% dei voti, grazie anche alla capacità del leader del partito Nicola Zingaretti di unire il partito intorno alla sua figura.
Mentre i dati completi sono ancora da consolidare, la vittoria del centrodestra in Friuli Venezia Giulia rappresenta un nuovo successo per Meloni e il modello di governo costruito attorno a Fratelli d’Italia. Il verdetto è anche un monito per la sinistra, alla ricerca di un’identità forte e coerenza di proposta di fronte ai problemi che crogiolano il nostro Paese.
