Regione Lazio, accordo per riprogrammazione dei fondi europei 2014/2020: 980 mld di euro

di WANDA CHERUBINI –

ROMA – Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano hanno illustrato i contenuti di un accordo per riprogrammazione dei fondi strutturali europei 2014/2020. Ha partecipato l’assessore regionale alla Programmazione economica e Bilancio, Alessandra Sartore.

L’evento si è svolto presso la sala Tevere della Regione Lazio, Via Cristoforo Colombo 212 a Roma.

Il presidente Zingaretti ha affermato: “Abbiamo costruito un accordo e siamo i primi in Italia attraverso risorse della programmazione europea ad iniettare importantissime risorse economiche e finanziarie. E’ un accodo che è una bella pratica di collaborazione inter istituzionale -europea e regionale. Stiamo parlando di un accordo di un valore di 646 milioni di euro a cui si aggiungono circa 333 milioni di premialità, che andranno nella programmazione 2021-2027, quindi, un accordo che arriva a circa 980 miliardi di ero di investimento sul nostro territorio, figlio di scelte politiche del Governo e della capacità di collaborare a livello nazionale ed europeo. Lo Stato consente alla Regione di riprogrammare risorse disponibili e la Regione Lazio ora può programmare interventi che vanno incontro alla crisi. Così raddoppiamo le risorse a nostra disposizione. Dovremo inviare le proposte di riprogrammazione alla commissione per l’approvazione definitiva, ma sono sicuro che questa scelta sarà anche supportata dalla velocità. Queste risorse saranno concentrate su 5 misure: la prima la salute: iniettiamo 82 milioni di euro per la sanità territoriale, quindi, per l’acquisto di angiografi, tac, mammografi, acceleratori lineari, l’acquisto di nuove tecnologie e quindi poter intervenire anche sulle liste d’attesa, che aiutano ad aggredire questo dato.

Una seconda voce riguarderà 51 mld di euro per la riduzione delle tasse. Vogliamo ridurre l’Irap per il secondo acconto di novembre per le imprese, vogliamo dare un segnale forte che riguarda il mondo delle pmi. Inoltre, 23 milioni di euro sono dedicati al diritto allo studio, per ridurre ed eliminare le fasce universitarie per  reddito. Altro tema quello della residenzialità ed affitto per gli studenti e interventi anche sulle borse di studio. E’ una scelta di campo. Inoltre, prevediamo nuovi investimenti per 166 milioni per aggredire temi di modernizzazione del nostro sistema produttivo quindi agevolazioni fiscali per digitalizzazioni delle imprese commerciali, protocolli di sicurezza a sostegno al turismo del territorio, investimenti a sostegno della digitalizzazione dei beni pubblici e apprendimento a distanza per le scuole per acquisto di strumenti digitali per permettere a tutti l’accesso a distanza. Interverremo sul sostegno a distanza dell’attività produttiva, anche per incentivi di mezzi di trasporto non inquinanti. Si tratta di un intervento imponente, di 646 mil di euro, figlio della voglia di rinascita che anima il Governo. Bisogna dare delle risposte concrete. Infine, la mia particolare soddisfazione per il decreto semplificazione approvato dal Governo stanotte perché per il Lazio è una vera svolta in termini di investimenti e di presenza dello stato sul nostro territorio. Per il Lazio, dopo gli investimenti ferroviari, significa voltare pagina. Ringrazio il ministro Provenzano e chi ha lavorato a questo accordo. E’ tempo di costruire, aprire cantieri e di farlo dentro una strategia di innovazione”. Nello specifico le cinque misure che la Regione metterà in campo sui nuovi POR (Programma Operativo Regionale):

– per la sanità (per complessivi 222,3 milioni di euro): 140 milioni per le spese emergenziali e oltre 82 milioni per un grande piano di rafforzamento della sanità territoriale, con l’acquisto di tecnologie sanitarie (ACCELERATORI LINEARI, ANGIOGRAFI, TAC, RISONANZE MAGNETICHE, MAMMOGRAFI), e per la sanità digitale;

– per l’istruzione e la formazione (8,2 milioni di euro): con l‘acquisto di beni e attrezzature per gli istituti e per i beneficiari finalizzato al superamento del divario digitale nell’accesso all’istruzione e alla formazione professionale;

– per il sostegno alle attività economiche (133,4 milioni di euro): con i fondi utilizzati per ampliare la platea dei beneficiari di “Pronto Cassa”, i prestiti di 10mila euro a tasso zero a imprese e professionisti, e un piano da ulteriori 51 milioni di euro per il contenimento temporaneo della pressione fiscale sulle imprese;

per il lavoro (237,2 milioni di euro): quasi 194 milioni per la cassa integrazione in deroga erogata dall’INPS e oltre 43 milioni per il sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti del settore privato, le indennità di tirocinio e lo sviluppo del lavoro agile (smart working);

– per interventi nel sociale (45,1 milioni di euro): strumenti di conciliazione fra lavoro, formazione e cura dei minori, da una parte, e servizi di sostegno per le persone in condizione di fragilità aggravata dalla crisi, dall’altra. Per queste ultime, in particolare, un piano per alleviare il peso delle rette universitarie per gli studenti per cui vogliamo investire 23 milioni di euro confidando che la Commissione europea acconsenta a questo utilizzo delle risorse comunitarie del Fondo sociale.

L’accordo ha degli effetti anche sul nuovo Piano di Sviluppo e Coesione.

Con la riprogrammazione di 61 milioni di economie e nuove dotazioni messe a disposizione dal Governo per 585 milioni di euro di Fondo Sviluppo e coesione, la Regione garantirà sia la copertura integrale degli interventi, già identificati nei Programmi Operativi e non più sostenuti da risorse comunitarie, sia i nuovi investimenti per 156 milioni di euro (progetti LazioLab)

A ulteriore e integrale garanzia della realizzazione dei progetti non più sostenuti dai Programmi Operativi saranno destinate le risorse del cofinanziamento nazionale e regionale che confluiranno in un nuovo Programma operativo complementare (POC).

Infine la premialità sulla nuova programmazione FSC 2021-2027, che per il Lazio varrà 333 milioni di euro, oltre al riparto che verrà fatto del Fondo, e che consentirà di rafforzare ulteriormente la programmazione di lungo periodo in interventi fondamentali per il territorio (infrastrutture, reti idriche, bonifiche, ambiente e tutela del territorio).

Il Ministro Provenzano ha aggiunto: “E’ un accordo importante perché è arrivato per primo. Si tratta di una mole di risorse europee ingenti. E’ importante per le scelte compiute dall’amministrazione, che  anticipano alcune delle direttrici che il Governo, che vuole rendere il nostro Paese più resiliente. Vedi le scelte sull’ammodernamento elle apparecchiature sanitarie, il diritto allo studio, ma anche il superamento del divario digitale, poi il sostegno ai redditi da lavoro, alle imprese. Importanza del metodo adottato di leale collaborazione anche nella sostanza delle scelte compiute dalla Regione che conosce il suo territorio e che si sono inserite in linee guida nazionali. L’effetto complessivo è di un incremento degli investimenti pubblici. Ha una valenza politica che va al di là della Regione Lazio. Come Paese agli occhi della commissione europea è una sfida che è la credibilità del nostro Paese: c’è stata una vulgata secondo cui non sappiamo spendere i fondi europei. In parte è vero che dovevamo recuperare un pezzo di credibilità e questi accordi contribuiscono al bagaglio con cui l’Italia si presenta in Europa.  Ringrazio il contributo di tutti quelli che hanno lavorato a questo accordo, il presidente Zingaretti, l’assessore Alessandra Sartore”. Zingaretti ha concluso dicendo: “Questo è il modo serio e concreto per andare incontro alla domanda di futuro e di speranza che c’è in questo Paese. Siamo riusciti a dare una boccata d’ossigeno a questa economia”.

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