VITERBO – Si inaugura oggi alle 17 nel salotto della cultura viterbese, Spazio Inter Artes, in via della Volta buia 36, “Res Sacrae”, la prima retrospettiva dell’artista Mario Angelini, patrocinata dalla diocesi di Viterbo. Accanto ai saluti della curatrice Barbara Aniello, è atteso l’intervento di don Massimiliano Balsi, vicario del settore cultura e tradizioni della Diocesi. Le opere nella quasi totalità inedite abbracciano un arco temporale che va dagli anni sessanta fino ad oggi, esprimendo una continua e costante ricerca nel corso degli anni. L’opera di Angelini è segnata dalle avanguardie storiche rispetto alle quali si colloca in modo originale, adoperando il setaccio di un rigore che lo porta quasi sempre a rivedere modificare o addirittura distruggere le sue opere. La mostra sarà aperta fino al 6 gennaio ed offre la particolarità di ospitare i pellegrini del Giubileo che potranno fruire di giorno e di notte delle icone ispirate al sacro. Le sue vittorie fatte più di vuoti che di pieni, più divento che di materia, esprimono un radicale legame con il trascendente nonostante l’artista si professi da sempre ateo. Eppure è nelle composizioni astratte e nella musica a loro sottesa che Angelini rivela tutto il suo legame con l’aldilà. La curatrice Barbara Aniello docente alla pontificia università Gregoriana opera nel catalogo mostra una lettura diacronica dell’opera magna del dell’artista, alla luce dei suoi significati iconoteologici.